Sindaco indagato insieme al nipote e ad altri due: “Ecco la verità”

26 Maggio 2019 - 09:00

VAIRANO PATENORA – Qattro persone sono indagate per una vicenda di abusi edilizi nel comune di Vairano Patenora. Tra questi ci sono anche il sindaco Bartolomeo Cantelmo e il nipote. L’inchiesta è partita dopo un sopralluogo eseguito dai carabinieri lungo via Patenara dove si stavano eseguendo lavori senza alcuna documentazione, su un terreno privato, stando a quanto è stato riscontrato. Per questo motivo, sono stati denunciati un imprenditore di Casal di Principe, un tecnico e i citati sindaco e nipote, come proprietari del terreno. Cantelmo ha spiegato la sua versione dei fatti:

In primo luogo, è doveroso specificare che da quando mio nipote Michele (a cui per volontà paterna il bene era destinato ) ed io siamo divenuti per eredità successoria titolari catastali al 50% del bene(luglio 2003) nello stesso non abbiamo mai fatto lavori o opere. In secondo luogo l’intera proprietà così come ereditata è stata venduta da mio nipote Michele ad un imprenditore acquirente da otto mesi con contratto preliminare di compravendita da valere a tutti gli effetti di legge con immediata immissione in possesso ed effetti giuridici in favore dell’acquirente che sta eseguendo i lavori attualmente oggetto di contestazione. Ribadisco che io nulla ho a che fare con le attività in corso e che sono stato coinvolto dall’autorità giudiziaria in quanto non essendo stato perfezionato l’atto definitivo di compravendita programmato nel compromesso per giugno 2019 ne rimango ancora titolare catastalmente al 50%. Le attività in essere sull’area autorizzate o eventualmente non autorizzate riscontrate nel corso del recente sopralluogo vanno imputate e/o contestate alla ditta che ha il possesso giuridico e materiale del bene (e le chiavi di accesso) ovvero la ditta acquirente che sta operando per suoi interessi nel sito. Aggiungo anche che i controlli vanno fatti dagli organi preposti con le giuste misure e corrette metodologie , non certo da me che ripeto non c’entro nulla e non ho alcun interesse. Io come in tante altre occasioni vissute in questi anni di amministrazione per i tantissimi ricorsi aspetto anche questa volta serenamente l’esito delle indagini”.