S.MARIA C.V. Non bastano i quasi 200 mila euro all’anno del comune, gli Animalisti Sammaritani chiedono tendoni, gazebo e…
10 Giugno 2019 - 18:55
SANTA MARIA CAPUA VETERE – L’ondata di caldo estivo, si sa, ogni anno mette a rischio i cani randagi ma anche i tanti cuccioli ospiti dei canili. Il presidente dell’Associazione “Animalisti Sammaritani”, Marisa Russo, che ha in gestione il canile sanitario comunale fa appello attraverso il suo profilo Facebook al buon cuore delle persone per ricevere gazebo, tendoni e teloni in disuso al fine di assicurare un po’ di refrigerio ai pelosi ospitati nella struttura.
Questa premurosa attenzione verso gli amici a quattro zampe registrati nel canile sammaritano ci offre l’occasione per affrontare la questione randagismo, una problematica che pesa non poco sulle casse dell’ente comunale. Dal piano economico di gestione 2019 è possibile risalire all’elenco dettagliato del centro di costo, che pubblichiamo in calce all’articolo, con tutte le spese previste per il canile e i servizi ad esso relativi. La cifra che ne viene fuori, priva anche degli ulteriori costi per le utenze (acqua, luce, ecc.), è sicuramente una cifra importante. Se poi ai 188.500 euro annuali vanno aggiunte anche le spese straordinarie, si va ben oltre i 200.000 euro annuali per quello che è un servizio rivolto alla cura di un numero mai definito di cani randagi e non registrati nel comune di Santa Maria Capua Vetere.
Atteso che la cifra impegnata è di notevole entità magari andrebbero evitati gli sprechi come quello recentemente denunciato attraverso le pagine del nostro giornale (LEGGI QUI). Magari con una gestione più virtuosa della spesa, si eviterebbero anche certe dolorose richieste di aiuto e solidarietà per i pelosetti che di tanto in tanto spuntano fuori sui social.