CAMORRA & POLITICA. Il pentito Di Caterino accusa il sindaco Ambrosca. In ballo altri tre vip della politica
16 Giugno 2019 - 19:25
SANTA MARIA CAPUA VETERE – E’ stata molto interessante la deposizione in aula, con il sistema della videoconferenza di Emilio Di Caterino, uno degli uomini di spicco della fazione Bidognetti del Clan dei Casalesi.
Di Caterino è stato citato dall’accusa nel processo che vede imputati, tra gli altri, l’ex sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia, Rita Di Giunta e Antonio Zagaria, fratello di Michele.
Si tratta dell’indagine realizzata qualche anno fa dalla Dda di Napoli. Rispondendo alle domande del Pm Giordano, il pentito ha indicato alcuni sindaci che, a suo dire, hanno fatto “affari” con il clan. L’ex sindaco di Castel Volturno Antonio Scalzone, ma il nome importante è quello di Raffaele Ambrosca, che fu già chiacchierato per alcuni connessioni, mai provate, con i Casalesi
Ambrosca, da circa un anno è tornato sindaco a Cancello Ed Arnone. Oltre a loro due, Di Caterino chiama in causa Enrico Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno e Isidoro Verolla, ex sindaco di Lusciano.