Slot machine imposte nel modenese. Condannati Nicola Schiavone, il “re dei videopoker” e…

2 Luglio 2019 - 15:15

CASAL DI PRINCIPE – (Tina Palomba) Le mani dei Casalesi sul gioco  d’azzardo illegale e legale. La Corte di Appello di Napoli ha condannato quattro appartenenti al clan che facevano parte di una vera e propria holding criminale, tra questi anche noti imprenditori del gioco, con in testa Renato Grasso, detto ‘il re dei videopoker’ che operavano persino a Modena.

Grasso è stato condannato questa mattina a 8 anni e 8 mesi beneficiando della continuazione della pena per una sentenza definitiva per gli stessi reati. Due anni a Massino Dell’Aversano (difeso dall’avvocato Paolo Caterino) in continuazione con la sentenza di associazione; in primo grado era stato condannato a sei anni.

Nicola Schiavone con la continuazione 8 anni e due mesi ha beneficiato dell’articolo 8 in quanto collaboratore di giustizia; stesso discorso per Roberto Vargas.

Secondo le accuse, gli imputati avevano ottenuto una posizione di sostanziale monopolio in determinate zone del territorio nazionale, come nel modenese. Erano gli imprenditori delle sale bingo a cercare gli affiliati ai clan camorristici, proponendo affari in comune, ottenendo protezione e sostegno per piazzare le macchinette, assicurando in cambio di lucrosi guadagni.