IL FOCUS. Toh, chi si rivede: Johnny Addario, stavolta indagato per le luminarie di Natale col sindaco Sagliocco, la Bassolino, Mazzara e l’allegra compagnia

3 Luglio 2019 - 13:00

TRENTOLA DUCENTA(g.g.) Vedete qual è la differenza tra questo ed altri contesti? Giovanni Addario per gli amici Johnny, che non è il partigiano raccontato da Beppe Fenoglio, ha ricevuto affidamenti diretti con procedure finanche più disinvolte e spregiudicate di quella adottata dal comune di Trentola.

E non è che non si è saputo, visto che CasertaCe, in maniera chirurgica ha registrato e pubblicato tutto, partendo dalle luminarie natalizie di Santa Maria Capua Vetere, di fine 2016 fino a quelle speculari riguardanti il comune di Marcianise. Nè un componente delle amministrazioni Mirra e Velardi, è stato indagato. Nè un dirigente a loro afferente.

Chi è Johnny Addario lo sanno bene, anzi benissimo, i lettori di CasertaCe: è un giovanotto sveglio che ha fatto un matrimonio impegnativo con la signora Buttone, nipote diretta del boss Belforte. Non solo: CasertaCe ha anche pubblicato la prova della segnalazione formale, che lo ha riguardato quando, durante un controllo di polizia, è stato visto in giro con Camillo Belforte, figlio del capo dei Mazzacane.

Questo, per noi, poteva anche non significare nulla. Uno può sposare chi gli pare e tutto sommato questa storia delle segnalazioni di polizia appartiene a quelle forme emergenzial-repressive di cui magari comprendiamo anche la ragione, ma che non possono essere da noi condivise perchè non appartengono al dna di uno stato liberale.

Il problema è che Johnny Addario venivano affidate le installazioni delle luminarie festive sempre e comunque attraverso procedure non nitide. Affidamenti diretti esplicitati come tali senza neppure salvare la faccia, come hanno invece tentato di fare quelli del comune di Trentola, oggi indagati per il reato di turbativa d’asta visto e considerato che questa indagine precisa, chirurgica, ha stabilito che l’invito, per l’installazione delle luminarie dello scorso Natale, ad altre due imprese, “Claudio Luminarie Diglio” di Santa Maria e “Baldi Pasquale” di Aversa, in realtà non erano mai stati fatti, visto che le mail erano state spedite, dal funzionario Agostino Fabozzi a destinatari non più esistenti con la consapevolezza che quegli inviti non sarebbero mai arrivati a destinazione.

E così, di fatto, rimaneva solo Johnny Addario, sempre secondo l’accusa, grazie alla super visione diretta del sindaco Andrea Sagliocco, il quale aveva inviato un whatsapp alla ugualmente solita Elena Bassolino, la cognata del consigliere regionale del Pd Antonio Marciano, per darle un’indicazione precisa: una sorta di copia-incolla dello stesso affidamento che Johnny Addario aveva ricevuto dal comune di Casal di Principe, governato allora, come ora, dal gran sacerdote della legalità Renato Natale.

Per questo affidamento, risultano indagati, oltre a Sagliocco, la Bassolino, Fabozzi e Johnny Addario, anche il consigliere comunale Nicola Zagaria, e Salvatore Mazzara che ha svolto la funzione di intermediario.

Mazzara…urge albero genealogico.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA