IL RAPPORTO SEMESTRALE DELLA DIA/5. MADDALONI. Il caso giudiziario dei voti comprati dalla camorra. Il ruolo del sodalizio criminale degli Esposito

19 Luglio 2019 - 17:56

MADDALONI – “Ulteriori, illeciti rapporti – si puntualizza nel rapporto della Dia del secondo semestre – sono richiamati nell’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Napoli il 6 novembre 2018, in cui si fa riferimento all’interposizione fittizia di una serie di imprenditori, risultata funzionale a garantire ai gruppi Zagaria e Schiavone  e l’aggiudicazione di appalti, in diversi comuni del casertano, in alcuni casi con la complicità di funzionari pubblici addetti ai controlli“.

Ma nella relazione non si fa riferimento solo alla corruzione di funzionari pubblici ma anche a quella elettorale come emerge nell’inchiesta del 26 novembre 2018 “a conclusione di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato, è stato eseguito un provvedimento cautelare per il reato di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Le indagini hanno accertato l’esistenza di un patto tra il sodalizio criminale Esposito (altra articolazione sul territorio di Maddaloni, nella zona cosiddette delle Palazzine), del clan Belforte e alcuni candidati alle elezioni amministrative di giugno 2018“.