MARCIANISE. Stamattina il PD e altri 4 consiglieri hanno chiesto l’azzeramento della Giunta. Velardi “spacca qui, spacca là” pensa a salvare la poltrona della Letizia
23 Luglio 2019 - 17:22
MARCIANISE (g.g.) – Cinque consiglieri comunali del PD, stavolta a ranghi compatti, altri due del gruppo “Campania in Movimento”, Maria Di Lernia di “Campania Libera” e “l’indipendente” Enzo Galantuomo hanno formalizzato, stamattina, la richiesta di azzeramento della giunta comunale, cominciando a dare segni di coraggio e di vitalità dopo l’impalpabilità e la sudditanza non dignitosa mostrata negli ultimi tre anni della consiliatura.
Ovviamente, il sindaco Antonello Velardi, nel segno di un rituale liso, stucchevole e noioso, a cui ormai non crede più nessuno (visto i precedenti), ha rifiutato sdegnosamente la richiesta ma si prepara a trattare, considerato che pur di rimanere sindaco, ha già dimostrato di essere pronto a calarsi le braghe se questo serve per durare.
Senza girarci troppo intorno, la vice sindaca Angela Letizia, nominata a suo tempo in quota Pd non è più riconosciuta dal gruppo dem, che oggi ritiene, tutto sommato non a torto, di non avere rappresentanti realmente propri all’interno dell’organo di governo.
Ora, Letizia può essere seriamente oggetto di un taglio in modo da favorire la designazione di assessori realmente collegati ai consiglieri comunali del Partito democratico? A quale delle braghe di Velardi (naturalmente ci riferiamo a quelle metaforiche, per carità!) appartiene la vice sindaco? No, non è possibile venga segata. Chi conosce le cose di Marcianise lo sa bene. Velardi farà di tutto per salvarla. Come farà di tutto per salvare anche Cinzia Laurenza e Tommaso Rossano, assessori di sua strettissima osservanza.
Rimangono tre o quattro poltrone in bilico, tutte (bene o male) nate, costruite attraverso un’intesa tra il sindaco e i diretti interessati. Non frutto, cioè, di un processo, di un confronto che sfocia in un format di rappresentanza che trasfonda in Giunta il mandato politico che i consiglieri comunali hanno ricevuto dalla città.
Rischiano Elpidio Iorio, Angela Elisa Micale, Pasquale Pero (sì, anche questi tre, nonostante siano entrati da meno di dieci mesi). E rischia pure Nicola Salzillo, quest’ultimo con un coefficiente leggermente minore in quanto assessore al Bilancio, una delega poco appetita.
Essendo in nove ad aver richiesto l’azzeramento, tutte queste postazioni saranno messe in discussione. Ve lo diciamo già oggi, al di là delle dichiarazioni che farà e non potendo più giocare la carta, già utilizzata, delle dimissioni, Velardi per salvare la Letizia e pochi altri, sacrificherà altre figurine da lui inserite, destinate sicuramente a fare le valige. D’altronde, il primo cittadino, punta a completare la consiliatura e ritiene, come tutte le persone il cui super-ego ha definitivamente bruciato il radar della realtà, che il popolo marcianisano sia ancora dalla sua parte.
Per cui, pensa, che poi tutti questi pizzicotti che si è dato negli ultimi mesi e dovrà darsi nei prossimi, li porterà a sconto come solamente una persona del suo carattere, freddo e vendicativo, sa fare. Insomma, se le sta segnando tutte. Una fase lunga, che cercheremo di seguire con attenzione.
Resta aperta. infine. la questione dei consulenti del sindaco. Il Pd non ha ancora ottenuto la rimozione, chiesta a gran voce ormai da una vita, di Alberto Negro ed Eremigio Conchiglia.
Diventeranno queste due poltrone oggetto di trattativa sull’azzeramento?