LA FOTO. Ospedale Moscati di AVERSA. Incredibile, compare un avviso anonimo che chiude un reparto: “Niente cure per incidenti stradali e niente punti di sutura”
28 Luglio 2019 - 17:38
AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) – Di sicuro c’è solo quell’avviso, scritto a stampatello in calce alla data di giovedì 25 luglio 2019. Tutto il resto dovrà essere accertato, a partire dall’identità di chi quell’avviso ha scritto in maniera del tutto abusiva, visto che l’unica autorità che può avvertire i pazienti su un problema sopravvenuto all’interno di un reparto, dal quale deriva la mancata erogazione di un servizio, è la direzione sanitaria dell’ospedale o dell’ambulatorio interessato.
Poi, ragioni un attimo sul fatto che tutto ciò è avvenuto all’ospedale Moscati di Aversa, luogo dell’anti sanità per ecccellenza, da almeno 30 anni nelle mani di una lobby sindacal-affaristico-familistica, e cominci a stupirti di meno. Perchè tutto quello che non esiste nè in cielo, nè in terra in un qualsiasi ospedale d’Italia, può succedere al Moscati, luogo di tutte le perdizioni.
Anche che un foglietto bianco, senza alcun contrassegno, senza alcuna intestazione, possa avvisare che il chirurgo traumatologico sarà assente e dunque, per quel giorno, neanche si trattasse della bottega di zi’ Michele, “non si potranno suturare ferite e visitare i pazienti con traumi causati da incidenti stradali.”
In conclusione, come se incrociassimo un cartello che avverte della presenza di un cantiere stradale, l’immancabile “ci scusiamo per il disagio“.
Se è lo scherzo di un buontempone, si tratta di una pessima pensata, perchè si scherza con cose molto serie. Ma temiamo che non sia così. Oddio, nel momento in cui si scrive che non verranno curati nemmeno i traumi da incidenti stradali, viene da pensare che si tratti di uno scherzo, anche perchè un incidentato, di solito, va al pronto soccorso.
Dunque il pronto soccorso del Moscati troverebbe chiuso il reparto di traumatologia per l’assenza improvvisa di un medico.
Comunque, pare che l’asl abbia avviato una indagine su questa vicenda. La speranza è che si comprenda cosa sia successo. Ovviamente, se non ci metteremo noi a martellare, la vicenda finirà in cavalleria e segnalerà l’ennesimo esempio estremo di una sanità che non può essere classificata neppure attraverso la rituale formula dispregiativa del terzo mondo.
Naturalmente, tutte le subordinate rispetto ad un cartello illegalmente affisso, diventano cose da provare, magari attraverso un’indagine giornalistica che cerchi fatti e riscontri sulla eventuale assenza di un medico di turno in quel particolare reparto.
Ma ripetiamo, trattandosi di un avviso anonimo, tutti gli altri discorsi, al momento sono prematuri fino a quando non si scoprirà chi lo ha affisso oppure se si ha il tempo e la possibilità di assumere notizie, ripetiamo, verificate, su quello che è successo nella giornata di giovedì 25 luglio, nel reparto di traumatologia dell’ospedale di Aversa.