Secondo la Tim, CASERTA terza in Italia per l’uso di internet. Per noi, non è un segno di ripresa, ma di crisi economico-sociale
29 Luglio 2019 - 12:34
CASERTA – (g.g.) Se questa notizia venisse letta in Inghilterra, in uno degli uffici della City, commenterebbero: cavolo, il Sud dell’Italia si riprende e cresce attraverso l’innovazione, attraverso l’intelligenza artificiale, attraverso l’uso stabile del digitale come risorsa di un nuovo modello di sviluppo economico.
Non sanno, quelli della City, che la realtà è un pò diversa. In Italia, le tre province in cui si registra un maggiore uso di internet, secondo i dati autorevoli, resi pubblici dalla Tim, sono Crotone, seguita da Napoli e da Caserta. Se andiamo a vedere la classifica della qualità della vita, ma anche quelle parziali, che ne sono parte costitutiva, inerentemente alla promozione della new economy e agli obiettivi raggiunti in questo settore, vi renderete conto che per trovare Crotone, Napoli e Caserta, bisogna letteralmente rovesciare la tabella della Tim.
E allora, qual è la verità? Facile: la compagnia di telefonia mobile, filiazione della Telecom, a sua volta, filiazione della Sip, valuta dei dati esclusivamente quantitativi e totalmente aggregati. E allora si capisce tutto. Probabilmente e paradossalmente è la disoccupazione, cioè una pesantissima tara economica, con doverose ricadute sociali, a determinare la graduatoria. Perchè se dici internet, affermi tutto e il contrario di tutto. Nella rete si naviga per costruire strumenti di produzione. Ma nella rete si naviga anche per cazzeggiare su facebook o per stare aggrappati per ore a whatsapp e ad altri social.
Insomma, occorrerebbe una scomposizione del valore, della cifra registrata per queste tre province. In quel caso ci troveremmo di fronte ad una ricerca interessante e non solo suggestiva. Sicuramente ci si accorgerebbe che l’uso, diciamo così, ludico di internet sovrasta quello utile, proprio perchè, purtroppo, tante persone, tanti giovani, essendo disoccupati, hanno più tempo a disposizione per navigare soprattutto nei social, distraendosi dalle angustie della carenza di lavoro.
QUI SOTTO LA NOTA DIFFUSA DAL CENTRO STUDI DI TIM
Le regioni del Sud navigano di piu’. Nella top ten delle province per utilizzo di internet svetta Crotone, seguita da Napoli e Caserta. E’ questa la fotografia scattata dal centro studi di Tim attraverso “Netbook 2019”, progetto giunto alla sua settima edizione che “misura” lo sviluppo digitale raggiunto oggi nelle regioni e province italiane, grazie alla rete ultrabroadband fissa e mobile di Tim e che utilizzo che gli italiani fanno di internet, informazioni “utili per favorire la crescita di una domanda piu’ consapevole dei servizi di ultima generazione da parte di cittadini e imprese e promuovere iniziative di alfabetizzazione nel Paese”. Si tratta di “un’iniziativa di divulgazione unica in Europa – si legge nella nota di Tim – che rende accessibile al grande pubblico informazioni dettagliate sull’infrastruttura piu’ estesa e importante d’Italia con oltre 17 milioni di chilometri di fibra posati sul territorio nazionale, pari a 400 volte la circonferenza della Terra e sulla quale hanno viaggiato, nel solo 2018, oltre 9,5 miliardi di gigabyte di traffico internet. Numeri che corrispondono al download di circa 600 milioni di film in definizione ultra-HD (4K), o di 240 milioni di videogiochi, con un volume di dati complessivo che si e’ triplicato negli ultimi 5 anni e che solo nel corso del 2018 e’ cresciuto del 25 per cento. Grazie ad una copertura che oggi raggiunge l’80 per cento delle abitazioni del Paese con l’ultrabroadband fisso e oltre il 99 per cento della popolazione con il 4G, la Rete Tim si conferma la spina dorsale dell’Italia digitale che, con il 5G, portera’ ad una trasformazione fino ad oggi inimmaginabile con prestazioni 10 volte superiori a quelli attuali. Tim ha gia’ acceso il 5G a Roma, Torino e Napoli e entro l’anno lo fara’ in altre 6 citta’ (Milano, Bologna, Verona, Firenze, Matera e Bari) per raggiungere complessivamente 120 citta’ entro il 2021, oltre a 200 destinazioni turistiche e 245 distretti industriali. Si tratta di un importante traguardo infrastrutturale grazie agli importanti e continui investimenti, che nel triennio 2019-2021 saranno pari a 2,9 miliardi di euro all’anno”.
Secondo i dati del Netbook, continua la nota, “ogni utente broadband su rete fissa Tim nel 2018 ha navigato in media 105,4 gigabyte/mese, un livello di traffico 5 volte superiore a quello registrato nel 2011, e pari a circa 22 gigabyte in piu’ al mese rispetto al 2017 che equivalgono a un incremento di 700 Mega al giorno. In termini di consumi video, questo significa circa un’ora in piu’ al giorno davanti al Pc o in generale ad un device collegato ad internet. La crescita di servizi di online streaming – film, video e eventi sportivi – ha contribuito in maniera importante alla crescita del traffico. A livello territoriale, nel 2018 le prime tre regioni che emergono per volume di traffico dati medio per linea fissa sono le regioni del Sud: Campania (137,4 gigabyte/mese), Calabria (122,9 gigabyte/mese) e Sicilia (117,9 gigabyte/mese. Al quarto e quinto posto troviamo Lazio (116 gigabyte/mese) e Puglia (115 gigabyte/mese). Si tratta di regioni accomunate da nuclei familiari piu’ numerosi, in cui Tim ha sviluppato nel tempo un efficace modello di collaborazione tra pubblico e privato. Il protagonismo digitale del Sud Italia e’ confermato anche a livello provinciale ed infatti nella top ten delle province in termini consumi di traffico, fatta eccezione della Provincia di Prato (che si colloca al 9° posto), troviamo tutte province del Sud Italia. In questa particolare classifica svettano Crotone, Napoli e Caserta seguite da Palermo, Reggio Calabria, Catania, Siracusa, Salerno e Taranto. La vera rivelazione e’ Crotone che dal 2° posto dell’anno scorso ha scalato la vetta registrando una crescita di oltre 50 gigabyte/mese in un solo anno, con un incremento del traffico medio pari a piu’ del doppio di quello registrato a livello nazionale”.
“Il continuo incremento del traffico per linea testimonia un utilizzo sempre piu’ intenso e consapevole di internet e dei suoi vantaggi da parte di chi gia’ usufruisce dei servizi a banda larga e ultralarga – si legge nella nota di Tim – Infatti, nonostante l’elevato livello di infrastrutturazione del Paese e l’incremento di circa 1,6 milioni di linee broadband registrato negli ultimi due anni, si continua a registrare un ritardo rispetto ai principali paesi europei in termini di adozione dei servizi digitali: secondo i dati della Commissione Europea e Eurostat, piu’ di un quarto delle famiglie italiane ancora non dispone di un Pc (mentre in Germania e Regno Unito sono meno dell’8 per cento le famiglie che non hanno un computer), quasi un italiano su cinque non ha mai utilizzato internet (in Germania e Regno Unito sono meno del 5 per cento le persone che non l’hanno mai utilizzato); e meno di 4 italiani su 10 acquista online, laddove in Germania e Regno Unito i cittadini che acquistano online superano l’80 per del totale. I dati del Netbook confermano che la sfida da affrontare a livello Paese e’ quella di far salire a bordo dell’economia digitale chi ancora ne e’ rimasto fuori, e su questo fronte l’impegno di Tim e’ centrale grazie a corsi di alfabetizzazione digitale, gratuiti e aperti a tutti, che saranno avviati dopo l’estate su tutto il territorio nazionale”.