S.MARIA C.V. Il comandante Schiavone si è stufato, ma Pasqualino Emerito, che arriverebbe sull’asse Oliviero-Leone, non immagina in che guaio si andrà a ficcare

1 Settembre 2019 - 12:30

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Verrebbe da citare, anzi, diciamo meglio, da parafrasare, un’antica canzone degli anni 70′ interpretata dal cantante napoletano che si è esibito e si esibisce ancora, soprattutto in lingua italiana, Gianni Nazzaro: “Tu la vedrai e capirai“.

Lì si trattava della preoccupazione per un figlio un po’ bamboccione sul giudizio che la propria madre avrebbe potuto dare sulla fidanzata. Qui, invece, la visione a scopo di deliberazione serve per un’altra cosa.

Domanda all’ex sindaco di Cancello e Arnone, oggi comandante della polizia municipale di Sessa Aurunca, Pasqualino Emerito. Ci diamo del tu perché ci conosciamo da anni e i rapporti sono stati sempre buoni, improntati al reciproco rispetto: Pasqualino, sai chi è Francesco De Rosa?

E qui ci soccorre ancora un’efficace parafrasi pop. E allora, Pasqualino, chiedi chi era Francesco De Rosa. L’uso del tempo passato non è legato al fatto che il valoroso ex comandante dei vigili di Santa Maria Capua Vetere sia passato a miglior vita, per carità. E’ legato a quell’esperienza sammaritana che il sottoscritto ebbe la fortuna di seguire e commentare con tanti articoli, espresse una forma di originalità tale da poter quasi eternizzare.

E allora, amico Pasqualino, lo puoi chiedere anche a noi chi era Francesco De Rosa. Mi sembra, se non vado errato, che anche lui trovò tempo e modo per querelarmi perché in ogni articolo scrivevo che lui era una propaggine di Nicola Leone, uno che nella politica di Santa Maria Capua Vetere c’è stato sempre o quasi sempre, e il quasi lo possiamo sempre eliminare, e concentriamo l’attenzione sul settore Viabilità, Parcheggi e conseguentemente Vigili Urbani.

Si è capito alle ultime elezioni comunali che queste aree amministrative in cui si esprime il controllo amministrativo, hanno rappresentato e rappresentano un vero e proprio feudo elettorale per Nicola Leone. Prima il concetto era pacifico ma non esisteva ancora un fatto che lo certificasse anche formalmente. Alle elezioni del 2016, timbro, firma  e controfirma con la candidatura e l’elezioni della signorina (o signora) Sepolvere, signora di una di quelli che contano e hanno sempre contato nella gestione dei parcheggi a pagamento nella città del Foro, mai sfuggita al controllo suo e a quello dei suoi amici Arciprete e compagnia.

Nicola Leone ha avuto la capacità di tenere il controllo di tutta questa umanità complessa e variegata che sta nel settore dei parcheggi o vi orbita attorno più o meno parassitariamente anche nei giri sfavorevoli, anche quando, al comando dei vigili, ci sono state persone non strutturalmente controllate come lo era stato Francesco De Rosa. Alla fine, in linea di massima, Nicola Leone l’ha sempre spuntata, basta vedere chi si è aggiudicato la gara dei parcheggi e basta vedere tutto il tempo trascorso perché il contratto venisse formalizzato e firmato a completa comodità degli amici di Nicola Leone.

Insomma, i comandanti non allineati se la sono vista sempre nera. L’ultimo, cioè Salvatore Schiavone, ancora oggi in carica, è sopravvissuto grazie alle sue indubbie e riconosciute competenze tecnico-amministrative. Laureato, che conosce bene la nostra lingua e tutta la legislazione riguardante la sua professione. Ha i requisiti per fare il dirigente in qualsiasi comune ma, alla fine, anche lui si è stufato e ha compreso che a Santa Maria Capua Vetere, fino a quando ci sarà l’humus di Nicola Leone, non si potrà mai evolvere verso una visione moderna della gestione della mobilità cittadina e si prepara a togliere le tende.

Ed ecco qui che irrompe sulla scena l’amico Pasqualino Emerito, divenuto, dopo essere stato sindaco nel centrodestra a Cancello Arnone, un fan di Gennaro Oliviero, che non a caso l’ha voluto a capo dei vigili urbani della “sua”, anzi, togliamo pure le virgolette, della sua Sessa Aurunca. E allora quale migliore soluzione per ridare certezze a Nicola Leone, storico grande elettore di Gennaro Oliviero, se non quella di spostare Pasqualino Emerito da Sessa Aurunca a Santa Maria Capua Vetere e uomo intelligente, sufficientemente capace, ma soprattutto ha fatto il sindaco per anni e anni e dunque conosce le necessità della politica, soprattutto quando queste diventano cogenti e trafelate all’inizio di una campagna elettorale come quella a cui Gennaro Oliviero si prepara a partecipare, ricandidandosi nel PD alle Regionali della prossima primavera.

Un ragionamento perfetto, lineare, scompensato però solo in una parte: Pasqualino Emerito non è Francesco De Rosa, ha fatto e farà ancora (probabilmente) politico e ha goduto nella gratificazione personale di essere votato da migliaia e migliaia di persone. Per cui, quando si troverà a Santa Maria Capua Vetere a dover avallare l’impossibile, a doversi girare decine di volte dall’altra parte, ma con la differenza che a Sessa Aurunca CasertaCe opera in maniera più leggera rispetto a Santa Maria Capua Vetere, Emerito comprenderà in che guaio si sarà andato a ficcare, relazionandosi anche per due volte al giorno ai racconti di questo giornale che conosce fin dentro le budella, fino all’ultimo meandro delle aree inconfessabili attraverso cui certi poteri vengono gestiti, la realtà del corpo dei vigili urbani e quella, tutt’altro che edificante degli storici feudatari che gestiscono da decenni i parcheggi a pagamento e che Nicola Leone utilizza per diversi scopi.

Caro Pasqualino, “tu lo vedrai e capirai“.