RIFIUTI & VELENI. Spunta fuori il nome di un imprenditore casertano che si sarebbe messo d’accordo con Egisto per la “monnezza” sotterrata da LEA

21 Settembre 2019 - 18:49

MARCIANISE (g.g.) – All’interno dell’ordinanza che ha portato all’arresto del titolare della LEA, impianto di trattamento dei rifiuti localizzato nella zona Asi di Marcianise, e del suo primo assistente, Violante Marasco, abbiamo deciso di estrapolare quegli stralci che hanno un’effettiva ricaduta territoriale in provincia di Caserta.

Dopo aver scritto e trattato dettagliatamente le dinamiche criminali utilizzate da Angelo Egisto per sotterrare rifiuti che invece andavano smaltiti, proprio nella zona del suo impianto, nel perimetro del comune di Marcianise, oggi abbiamo fermato la nostra attenzione su altri due passaggi. Il primo, particolarmente interessante, è relativo ad una conversazione intercettata tra Violante Marasco e sua moglie Eleonora. I due parlano di molte cose, soprattutto della prospettiva che il Marasco finisca in carcere per aver aiutato materialmente Egisto ad aver sotterrato i rifiuti.

Durante una di queste schermaglie dialettiche tra coniugi, Violante Marasco racconta che Egisto gli ha detto di non temere visto che gli inquirenti non avrebbero prove per incastrarlo. Sempre raccontando alla moglie di questa conversazione tra lui e il suo datore di lavoro, il Marasco svela anche che Egisto avrebbe giustificato quei rifiuti non smaltiti parlando di un patto tra lui e un altro non precisato imprenditore

del settore da cui avrebbe ereditato quei rifiuti interrati nel sottosuolo.

E’ il Gip stesso a chiarire bene che l’identità di questo imprenditore non è “identificata“. Potrebbe trattarsi benissimo di un operatore del settore della provincia di Caserta, aggiungiamo noi.

Il secondo mini stralcio da noi scelto per oggi riguarda Gennaro Merolla, altro protagonista di questa vicenda, dipendente di Angelo Egisto e poi puntuale narratore, al cospetto degli uomini della polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, del traffico illegale dei rifiuti in zona LEA, il quale sostiene di aver parlato direttamente anche al sindaco di Marcianise Antonello Velardi, senza che questo avesse sortito al tempo alcun effetto (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DEDICATO ALLE DICHIARAZIONI DI MEROLLA).

In un’intercettazione di una conversazione con la sua compagna, Merolla afferma che in nome e per conto di Angelo Egisto si era recato a sversare dei rifiuti “di fronte al carcere di San Tammaro“. Ora, localizzare l’area precisa come quella “di fronte al carcere” può significare tutto e nulla. Dinanzi all’ingresso principale c’è lo Stir, ma di fronte ad altri ingressi ci sono terreni, che poi collegano alla mega discarica di Maruzzella, luogo dello sversamento illegale.