Ops. Si scassa il sito del Consiglio di Stato che fa il diavolo a quattro per garantire la trasparenza. Uguale all’Asi della Pignetti
2 Ottobre 2019 - 18:26
CASERTA – Che facciamo, un articolone? Spendiamo energino per consumare un nuovo singolar tenzone con la signora Pignetti, presidente dell’Asi di Caserta?
No, non lo facciamo.
Replichiamo e replicheremo sempre a cose vergognose come quella pubblicata contro il sottoscritto nel sito istituzionale dell’Asi, finanziato dai cittadini-contribuenti, ma non rilanceremo.
Perché rilanciare significa offrire il destro alla presidente per buttarla in caciara, per sfoggiare l’intero sciocchezzaio su sessismo, sull’aspetto fisico e su non meglio precisate pressioni, che sarebbe una roba per la quale il sottoscritto, volendo applicare la dottrina Pignetti, dovrebbe andar dritto dai Carabinieri a presentar querela, accompagnata da una citazione in danno in sede civile.
Ma io non sono la Pignetti, e con rispetto parlando, si capisce abbastanza confrontando un mio scritto con un suo scritto.
Detto questo, ci limitiamo a pubblicare una noticina del Consiglio di Stato, che nel sito ufficiale di “Giustizia Amministrativa” contrassegnato da una stella a cinque punte, di cui ci piace informare la signora Pignetti non trattarsi quella della Brigate Rosse ma quella della Repubblica Italiana, come le confermerà il suo pigmalione Stefano Graziano.
Insomma, non una cosa ufficiale, ma ancor di più.
Questo è il sito del Consiglio di Stato e di tutti i Tar regionali.
Dalle parti di palazzo Spada, che come potrà ben chiarire alla presidente il citato Pigmalione molto esperto di palazzi romani, è la sede del massimo organo di giurisdizione amministrativa, si sono posti immediatamente il problema legato a un disservizio nella sezione “Amministrazione Trasparente” del portale.
Come potete leggere voi stessi il Consiglio di Stato dice:
Malfunzionamento nella sezione “Amministrazione Trasparente”
Stiamo registrando disservizi nella pubblicazione dei documenti nella sezione “Amministrazione Trasparente” da venerdì 19 settembre u.s..
Nelle more di risoluzione dei problemi, temporaneamente, i documenti urgenti saranno pubblicati in uno specifico avviso sulla Home Page del Sito.
Si rende noto il disservizio, per il periodo indicato, anche ai fini di una eventuale rimessione in termini di scadenza in caso di presentazione di documentazione per “Bandi di gara.”
Dunque, il supremo organo della giurisdizione amministrativa indica la strada affinché un problema improvviso riguardante queste diavolerie informatiche non diventi un impedimento all’affermazione dell’irrinunciabile causa della trasparenza.
Chi gestisce questa sezione del sito Giustizia Amministrativa è stato chiamato a rapporto e gli è stato detto di inventarsi subito qualcosa per rendere visibili in un’altra area i documenti della trasparenza, i documenti che ogni cittadino-contribuente della Repubblica Italiana ha il sacro diritto di leggere e di conoscere fino all’ultima sillaba.
E allora, presidente Pignetti, confrontiamoci su queste cose evitando gli scherzi e i divertimenti su Barbie e dintorni, visto e considerato che lei non è dotata di anglosassone sense of humor.
Coincidenza ha voluto che dai giorni immediatamente successivi alla pubblicazione di un nostro articolo sull’a dir poco inopinato incarico che l’Asi ha dato all’avvocato di Trentola Saverio Griffo, mentre questi si trovava agli arresti domiciliari, il vostro sito ha pubblicato la tabella di “Lavori in corso”.
Siccome questa ristrutturazione dura da due mesi e mezzo, è logico o è sbagliato, presidente Pignetti, pensare che si sia trattato di un’operazione pianificata, organizzata, voluta, non allo scopo di accecare Casertace e chiunque altro volesse ficcare il caso negli atti amministrativi dell’Asi, per carità, ma per una effettiva volontà di restyling del più importante strumento di comunicazione sterna a disposizione del Consorzio intercomunale delle Aree Industriali.
Siamo d’accordo, presidente Pignetti, o non è d’accordo con questa motivazione? Perché delle due l’una, tertium non datur.
Se il motivo non è quello di una già programmata ristrutturazione del sito, allora è l’altro e lei ha già detto che non è assolutamente così, additando per la centesima volta il sottoscritto del marchio del diffamatore.
E allora scusi, se il Consiglio di Stato fronteggia un evento imprevisto trovando il modo di non privare i cittadini della possibilità di controllare l’attività di un organo dello Stato, è mai possibile che voi lì all’Asi non abbiate trovato, dentro al progetto di ristrutturazione, un luogo accessibile nella rete per preservare quello che per la legge italiana rappresenta l’obbligo “di completa informazione” degli atti amministrativi?
Anche di quelli, la medesima legge lo prevede espressamente, degli enti pubblici economici, alla cui categoria l’Asi di Caserta appartiene.
Sono stato sufficientemente urbano e civile nel porre la questione? Sono stato sufficientemente distaccato dal pur nobile esercizio di una goliardia scanzonata e da lei largamente malintesa?
Siccome ho intenzione di continuare a porre le questioni come le ho poste in questo articolo, ma lei, presidente Pignetti, è proprio convinta che sia più conveniente per lei questo mio modo di approcciare i problemi e non quello del “ci facciamo quattro risate con qualche battuta”?