CASERTA. Pio Del Gaudio: “Io impotente rispetto ai dirigenti del Comune.” Rondinone poi…
27 Aprile 2018 - 20:08
CASERTA – (g.g.) Emerge un senso di impotenza nella disarmante deposizione che il sindaco del tempo, Pio Del Gaudio, fa davanti ai magistrati inquirenti Giacomo Urbano e D’Amodio nel quadro dell’inchiesta sulle presunte truffe realizzate nell’impianto di trasferenza ai tempi in cui questo era gestito dalla Impresud di Francesco Iavazzi.
Il testo integrale lo potrete leggere in basso, ma quando un sindaco dice io non potevo nulla di fronte alle procedure amministrative governate dai dirigenti, non si può chiudere il discorso spedendo moccoli contro l’ormai famigerata legge Bassanini. Perchè un sindaco e una giunta, rispetto agli affidamenti, alle gare, hanno molti poteri, soprattutto nella parte iniziale, nella fase istruttoria dei bandi e delle condizioni.
La verità è che a Caserta i sindaci, ma non solo Del Gaudio, anche l’attuale, hanno delegato troppo, se non tutto, a questi mandarini, autentici giocolieri della pubblica amministrazione. Uomini delle 3 carte, abituati a rischiare, abituati ai giochi, chiamiamoli così di abilità.
L’interlocutore di Carmine Sorbo? Del Gaudio fa il nome di Enzo Ferraro, che Sorbo conosceva bene fin dai tempi della giunta Falco.
Per quanto riguarda i rapporti tra lui e Nello Spirito, ugualmente vi rimandiamo alla lettura del testo in basso, mentre segnaliamo gli interrogatori degli autisti, i quali unanimemente, con la sola eccezione di Rondinone, hanno dichiarato che loro salivano a bordo dei tir solo quando questi erano già pieni e pronti ad essere trasferiti alla piattaforma di Impresud.
Gli autisti aggiungono di aver avuto più volte l’impressione che quei numeri emersi dalle pesate fossero nettamente superiori al peso effettivo dei rifiuti portati a bordo compresa la tara del camion.
QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA