Corruzione, truffa e falso. Il ruolo di Pasquale Carbone. Spunta il NOME dell’impiegata dell’INPS di AVERSA indagata

4 Novembre 2019 - 18:43

SAN MARCELLINO – I primi 3 capi di imputazione dell’ordinanza sui falsi invalidi eseguita questa mattina, sono tra loro collegati. Come è possibile leggere dallo stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo qui sotto, gli indagati sono l’ex sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone, Cosimo Carbone, Benito Di Costanzo, Michele Russo e Salvatore Ambrosio. Tra loro, Cosimo Carbone è risultato solo indagato; gli altri 4, invece, sono agli arresti domiciliari.

Michele Russo è il collaboratore del patronato INAPI di Aversa che avrebbe percepito, secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Aversa, mille euro dai 4mila di mazzetta corrisposta a Salvatore Ambrosio, il medico convenzionato con la commissione legale di Caserta, “al fine di fargli compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio riconoscendo una invalidità civile” a Cosimo Carbone (insieme a Pasquale, richiedenti e beneficiari), permettendogli così di percepire l’indennità erogata dall’INPS. Il reato ipotizzato in concorso è quello di corruzione.

Al capo 2 è collegato l’articolo conseguente, la falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (articolo 476 codice penale), relativa alla produzione del falso certificato firmato dal dottor Salvatore Ambrosio. Allo stesso fatto, si riferisce anche il capo 3, con l’articolo 640 bis, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, perchè i responsabili INPS sono stati indotti in errore a proposito delle prestazioni erogate al citato Cosimo Carbone, eseguite sotto presentazione del falso certificato prima citato.

Al capo 4 delle ipotesi accusatorie, troviamo invece la mazzetta da 1800 euro corrisposta da Benito Di Costanzo, il quale insieme al beneficiario Giuseppe Di Costanzo, avrebbe consegnato i soldi ad Ambrosio al fine di fargli riconoscere l’invalidità civile.

Infine, nell’ultimo capo, il 5, troviamo il nome di Adelaide Santoro, l’addetta all’ufficio liquidazione dell’INPS di Aversa, accusata di aver percepito, insieme a Michele Russo, la somma di 250 euro  affinchè accelerasse il pagamento dei compensi arretrati spettanti per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Questo il quadro della situazione. Il dettaglio specifico lo potete leggere qui in basso.

 

QUI SOTTO I PRIMI 5 CAPI DI IMPUTAZIONE DELL’ORDINANZA SUI FALSI INVALIDI IN AGRO AVERSANO