Assegni falsi, noto imprenditore se la cava dopo due condanne grazie a una querela presentata tardi
3 Dicembre 2019 - 17:20
ARIENZO (red.cro.) – Si è salvato da una condanna che ormai sembrava inevitabile, Domenico M., 45enne di Arienzo. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva riconosciuto l’uomo colpevole di truffa e lo aveva condannato a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, e €400 di multa oltre al risarcimento del danno alla sua vittima. Raffaele D., il malcapitato, aveva comprato un autocarro, dando il proprio in permuta e versando €4500 a Domenico M. Successivamente aveva restituito il mezzo perché presentava anomalie, e Domenico M. aveva consegnato tre e finire €1500 ciascuno ma risultati smarriti e con firma apocrifa.
I legali del condannato hanno quindi fatto ricorso in Cassazione. E questa volta i giudici hanno dato ragione al 45enne. Non sul fatto in sé, però, sulla tempestività della querela della persona offesa. Troppi, quindi, i 4 mesi passati fra la notizia del mancato incasso degli assegni e la querela presentata. Annullata la decisione precedente dei giudici e Domenico quindi è assolto.