Su Raiuno la seconda stagione de “L’Amica Geniale – Storia del nuovo cognome” girato tra CASERTA, Napoli e….
21 Gennaio 2020 - 17:10
CASERTA – Ci sara’ la scoperta della sessualita’, la violenza, la follia dell’innamoramento, la durezza dei rapporti familiari e l’aspirazione a una vita migliore. E’ una storia che apre una tematica nuova: la contesa di classe. La seconda stagione de L’amica Geniale – Storia del nuovo cognome (dal secondo libro della quadrilogia di Elena Ferrante, edizioni e/o), sbarca in prima visione su Rai1 dal 10 febbraio per quattro prime serate.
Dietro la macchina da presa torna Saverio Costanzo (episodi 1, 2, 3, 6, 7, 8) che condivide l’onore per le puntate girate ad Ischia con Alice Rorhwacher (“Lazzaro felice”, “Le Meraviglie” – affidati a lei gli episodi 4 e 5), sorella di Alba voce narrante della prima stagione. Nei panni delle protagoniste Gaia Girace e Margherita Mazzucco, intanto cresciute e diventate giovani donne che Elena Ferrante descrive fra i seni che si gonfiano e i cuori che si fanno carichi di responsabilita’.
La serie e’ stata girata in gran parte tra Napoli, Caserta, Ischia e la Toscana (soprattutto Pisa). Soggetto e sceneggiature sono di Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Una produzione Fandango, The Apartment e Wildside, parte di Fremantle In collaborazione con Rai Fiction In collaborazione con HBO Entertainment In co-produzione con Mowe e Umedia, la serie evento e’ in onda in prima visione mondiale su Rai1 e online su RaiPlay. I primi due episodi arrivano nelle sale italiane in anteprima il 27, 28 e 29 gennaio (distribuzione Nexo Digital). Gli eventi del secondo capitolo riprendono esattamente dal punto in cui e’ terminata la prima stagione.
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si e’ appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se’ stessa. Elena e’ una studentessa modello, ha capito che non sta bene ne’ nel rione ne’ fuori. Nel corso di una vacanza a Ischia le due amiche ritrovano Nino Sarratore, vecchia conoscenza d’infanzia, diventato ormai uno studente universitario di belle speranze. L’incontro, apparentemente casuale, cambiera’ per sempre la natura del loro legame, proiettandole in due mondi opposti. Lila diventa un’abile venditrice nell’elegante negozio di scarpe della potente famiglia Solara al centro di Napoli; Elena, invece, continua gli studi ed arrivera’ a Pisa per frequentare l’esclusiva universita’ Normale.
Le vicende de L’amica geniale ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Eleonora Andreatta, responsabile della direzione Fiction Rai, fa notare: “Ci sono scene forti, la violenza subita in casa, ma non gratuite”. E aggiunge che la serie avra’ comunque il bollino giallo. Esplodono le molte contraddizioni delle vite di Lila e Lenu’. Viene di fatto confermata la terza stagione anche se viene spiegato che e’ prematuro parlarne. Il costo della seconda stagione e’ superiore ai 40 milioni di euro. Ma la vita di Gaia Girace e Margherita Mazzucco e’ cambiata dopo L’amica Geniale e il conseguente successo? Gaia: “Siamo sotto esclusiva e, quindi, non possiamo accettare niente!”. Margherita: “Anche la mia vita e’ cambiata, ma dal punto di vista personale sono sempre la stessa”. Ancora Gaia: “Sul set siamo molto cresciute. La personalita’ resta sempre la nostra. Mi ritrovo in alcuni aspetti di Lila, ma resto sempre io”.
Presente anche il neo direttore della rete ammiraglia Stefano Coletta: “Con questo passaggio a Rai 1 – ha rilevato – per me e’ arrivato un importante risultato professionale e umano. Potro’ lavorare, ancora piu’ a stretto giro, con Eleonora Andreatta che e’ una delle professioniste piu’ straordinarie di questa azienda. Anche io sono stato un lettore vorace di Elena Ferrante e quando ho visto la prima stagione della serie ho pensato che questa e’ la Rai che mi piace. Vorrei portare la maggiore qualita’ possibile nel racconto popolare: questo sara’ il mio obiettivo per Rai1”. Sottolinea Costanzo: “Se i primi due episodi di Storia del nuovo cognome sono fortemente in continuita’ con la fine della prima stagione, dal terzo capitolo le cose iniziano a cambiare. Lila ed Elena ci appaiono piu’ grandi, adulte, amiche ma anche rivali”.
E fa notare: “Se la prima stagione si e’ ispirata al racconto neorealista, la seconda si concede un’evoluzione anche cinematografica”. Per Alice Rohrwacher, “l’intuizione di Saverio e’ stata quella di vedere, nel quarto e nel quinto episodio che io ho diretto, un romanzo a se’. Far entrare un altro regista e’ stato un elemento di rottura. Questa rottura ha aiutato questi due episodi ad essere in continuita’, ma portando anche un cambiamento”.