CLIENTI TIM. La Cassazione dà ragione agli utenti: “Se c’è disservizio, la compagnia telefonica deve pagare”

20 Febbraio 2020 - 17:00

CASERTA (red.cro.) – Quante volte vi sarà capitato di ritrovarvi a imprecare contro questa o quella azienda di telefonia, colpevole di creare disservizi e problemi a casa o, peggio ancora, alle imprese che lavorano sul web. E’ di pochi giorni fa la sentenza della terza sezione Civile della corte di Cassazione che ha condannato al Tim a un risarcimento nei confronti di una ditta che, a causa del malfunzionamento delle linee telefoniche e del disservizio procrastinatosi nel tempo, aveva subito un ostacolo all’esercizio dell’attività aziendale.

Telecom Italia mobile aveva già subito sentenza negativa in primo grado e in seguito dalla Corte d’Appello di Roma, costringendo la compagnia a risarcire l’azienda. Scrivono i giudici della Cassazione che, in caso di un accordo, un contratto, nel momento in cui viene rivelato “l’inesatto adempimento dell’obbligazione, al creditore spetta la mera allegazione dell’inesattezza dell’adempimento, gravando ancora una volta sul debitore la prova dell’esatto adempimento, quale fatto estintivo della propria obbligazione“. Quindi, gli ermellini hanno chiarito in questa sentenza (che potrete leggere interamente cliccando sul link in basso) che, nel momento in cui c’è un inadempimento contrattuale e questo è dimostrabile, la parte contraente che ha subito un disservizio avrà l’onere di dimostrarlo, mentre all’altra parte, in questo caso la compagnia telefonica, dovrà dimostrare che ciò che era stato richiesto è stato portato a termine.

E allora prendete appunti voi che avete avuto problemi di linea telefonica perché se danno c’è stato a causa di un disservizio, potrete far valere le vostre ragioni davanti a un giudice.

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