S. MARIA C.V. Non versa l’assegno di mantenimento ai 3 figli. Assolto noto professionista
2 Marzo 2020 - 20:01
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Penale,
in composizione monocratica, Giudice Dott. Giovanni Mercone, alle ore 17:00 di oggi, ha assolto
P.D.F. dal reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare aggravato dalla condotta perdurante.
L’uomo, noto professionista di Santa Maria a Vico, era legalmente separato dalla moglie e dall’unione dei
due erano nati tre figli.
L’ex moglie contestava al marito che a partire dalla data della separazione aveva fatto mancare
senza soluzione di continuità i mezzi di sussistenza ai figli, omettendo di versare al coniuge
separato l’assegno mensile di mantenimento fissato con il provvedimento di separazione
consensuale sottraendosi, in tal modo, agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà
genitoriale. Per tale motivo il padre veniva tratto a giudizio per rispondere del reato di cui
all’art. 570 commi 1 e 2 n.2) del Codice Penale con la contestazione della condotta perdurante.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Paolo Iuliano del Foro di Santa Maria Capua Vetere, ha
dimostrato durante l’istruttoria dibattimentale, anche attraverso il preciso e puntiglioso
controesame della querelante e dei testimoni, con il deposito di copiosa produzione
documentale, l’incapacità economica dell’imputato, tale da oggettivare una situazione
persistente ed incolpevole di indisponibilità degli introiti, la quale non ha consentito di
ottemperare a quanto allo stesso oneratogli.
Inoltre la difesa ha evidenziato che la Pubblica Accusa, nel corso dell’istruttoria dibattimentale,
non è riuscita a provare quanto si era ripromessa in sede di esercizio dell’azione penale, ovvero
la dimostrazione, oltre ogni ragionevole dubbio, dello stato di bisogno dei soggetti passivi del
reato.
Altresì la difesa è riuscita a dimostrare che l’imputato non si è mai sottratto all’obbligo di
assistenza morale ed affettiva inerente la potestà di genitore e, nei periodi in cui ha avuto una
maggiore possibilità economica, ha contribuito all’assistenza materiale dei propri figli.
L’avvocato Paolo Iuliano, nell’esaustiva e dettagliata discussione, ha evidenziato, in modo
inconfutabile, la carenza di tutti gli elementi integranti la fattispecie incriminante.