MARCIANISE. OMICIDIO RUSSO-FARINA. Salvatore Belforte, il fratello e gli altri imputati hanno chiesto il rito abbreviato
4 Marzo 2020 - 16:12
MARCIANISE – Nel processo a carico di Salvatore Belforte, capo dell’omonimo clan camorristico di Marcianise, suo fratello Domenico, Gennaro Buonanno, Pasquale Cirillo, Luigi Trombetta, Felice Napolitano e Bruno Buttone, per gli omicidi di Giuseppe Farina, avvenuto nel 1992, e di Giovanni Battista Russo, avvenuto nel 199, tutti gli imputati hanno richiesto la possibilità del processo con rito abbreviato. Un tipo di procedimento penale che, in caso di condanna, vede la pena ridotta di un terzo e in caso di ergastolo senza isolamento diurno, si applica la riduzione ad anni trenta di reclusione.
I due omicidi a carico degli imputati sarebbero avvenuti durante una faida di camorra, negli anni 1986/2007, tra i clan Piccolo, noti come “Quaqquaroni” e Belforte soprannominati “Mazzacane”, per il controllo del territorio marcianisano.