LA FOTO S.MARIA C.V. Morte del 76enne davanti alla farmacia Antonione. C’è chi dice che dall’interno nessuno è uscito per usare quel defibrillatore a portata di mano

22 Aprile 2020 - 14:36

S.MARIA C.V. – Un malore improvviso mentre si trovava in fila per accedere alla farmacia Antonione e a nulla sono serviti i soccorsi presati dagli altri avventori, pure in attesa, nel rispetto delle norme sul coronavirus, di entrare.

Così è morto G.C., 76 anni, del rione IACP.

Dopo aver ribadito la notizia, da noi già pubblicata qualche minuto fa, vanno ora affrontate le polemiche relative a ciò che probabilmente non ha funzionato davanti a quella farmacia.

Come potete leggere dal post pubblicato nel suo profilo da Francesco Cristillo, persona nota a S.Maria, a un passo dal quel corpo già privo di coscienza, come si vede anche dalla fotografia, c’era un defibrillatore, diretta pertinenza della farmacia.

In quella fila non c’era un medico e neppure un infermiere. Ma chi ha tentato di prestare soccorso al 76enne ora dice che nonostante gli inviti, anche concitati, rivolti al personale presente all’interno, nessuno, da quella farmacia, è uscito.

Risulta improbabile che tra loro non ci fosse almeno uno che quel defibrillatore fosse in grado di utilizzarlo.

D’altronde, se è stato messo lì, è evidente che c’è chi è in grado di metterlo in funzione.

I soccorsi del 118, ma in questo caso il fatto è più comprensibile, in considerazione dell’emergenza che stiamo vivendo, sono giunti dopo 20 minuti.

Ora, è anche possibile che il malore, forse un infarto, che ha colpito il 76enne, non gli avrebbe lasciato scampo a prescindere, ma sarebbe stato molto meglio formulare questa affermazione dopo che quel defibrillatore fosse stato messo in funzione.

A quanto si sa, le forze dell’ordine stanno indagando sull’episodio e avrebbero già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza.