Aaah, allora è un vizio: altra mazzetta da 5mila euro al sindaco e uomo Asi Nicola Tamburrino. Stavolta per i rifiuti

18 Dicembre 2019 - 19:06

VILLA LITERNO – La presunta corruzione, operata da Francesco e Salvatore Nicchiniello nei confronti del sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, del dirigente dell’Ufficio Tecnico Giuseppe D’Ausilio e dell’altra assistente tecnica Marianna Vanacore si è sviluppata poi attraverso degli atti amministrativi che hanno prodotto ulteriori reati.

Quindi non solo la corruzione, ma anche il falso ideologico, in quanto il “paccotto” alla Soprintendenza andava spedito attraverso la documentazione formale che collegava l’intervento del centro turistico di Via Delle Dune, oggetto del permesso a costruire, ad una zona falsamente individuata.

Nel senso che alla Soprintendenza è stato detto che il permesso riguardava un’area totalmente vuota quando in realtà i Nicchiniello avrebbero dovuto costruire lì vicino, in un’area più complicata, perché lì la Soprintendenza avrebbe dovuto attivare una procedura più lunga e più costosa.

La staffa al piano criminale l’avrebbe messa Vincenzo Vitone, presidente della commissione edilizia ambientale.
Il ragionamento è semplice: non poteva essere usato il placet del 2001, perché altrimenti la cosa avrebbe dato nell’occhio, quindi la commissione si è riunita di nuovo nel 2016 per concedere, come se lo facesse per la prima volta, ma in realtà non era così, il benestare all’intervento collegato al permesso a costruire.
Ma l’ordinanza, frutto dell’attività investigativa dei magistrati della Procura della Repubblica di Aversa-Napoli Nord e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, ha scoperto altri casi di mazzette.
Questo cambia sostanzialmente il quadro di valutazione, perché evidentemente questo meccanismo, costruito dal sindaco nonché componente del consiglio direttivo dell’Asi di Caserta, Nicola Tamburrino, stra-fedelissimo di Stefano Graziano, si traduceva in un vero e proprio sistema.

Devi vincere la gara? Caccia i soldi?
Devi avere un permesso a costruire? Idem.
Devi essere pagato per i servizi che rendi al Comune di Villa Literno, trovando una corsia preferenziale che eluda le norme sul dissesto, status in cui il citato ente si trova? Money e silenzio.

E allora, la stessa cifra di 5mila euro che al sindaco Tamburrino avrebbero versato i Nicchiniello, ritorna, come presunta tangente pagata dall’imprenditore Vincenzo Sagliocchi, titolare della Eco Globo Srl, impresa che esercitava e forse esercita ancora il servizio di raccolta dei rifiuti in quel di Villa Literno.
I 5mila euro sarebbero stati consegnati in contanti, per cui ci aspettiamo qualche dettaglio preciso sulla dazione nel prosieguo della nostra analisi dell’ordinanza.
Per questo motivo, Tamburrino e Sagliocchi sono indagati per corruzione in concorso. Ma affinché il presunto accordo corruttivo potesse sviluppare gli effetti concordati, occorreva che altre aree del Comune di Villa Literno fossero coinvolte.
Alonso Bonavolontà, dirigente dell’Area Finanze, finisce per incassare a sua volta un avviso di garanzia per il reato di abuso d’ufficio, proprio per aver forzato le procedure, regolate dalle norme sul dissesto, allo scopo di garantire il pagamento di 44.300 euro alla Eco Globo Srl.

Poi, giusto per non farsi mancare nulla, così, a volo a volo, la consigliera comunale Amalia Pedana ha beneficiato nel febbraio 2016 di un permesso a costruire, che i magistrati definiscono come atti amministrativo “favorito e accelerato”.

Per questo capo di imputazione, contrassegnato con II), sono indagati la consigliera Pedana, il sindaco e D’Ausilio per abuso d’ufficio in concorso.

A questa puntata ne seguiranno tantissime altre.