Accusati di minacce, finisce l’incubo giudiziario per due vigilanti di un centro commerciale
19 Giugno 2025 - 09:59

Il fatto nell’ottobre del 2020
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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il Tribunale di Frosinone ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” i due vigilanti di un centro commerciale, accusati di violenza privata in concorso (articoli 110 e 610 del Codice Penale). La vicenda risale al 17 ottobre 2020 e vedeva coinvolte una donna con i rispettivi filgi i due addetti alla sicurezza del centro commerciale di Alatri
Secondo l’accusa, i vigilanti dopo aver notata la famigliola impossessarsi di alcuni oggetti e aver superato le casse avrebbero chiesto di mostrare lo scontrino e il contenuto delle buste per verificare l’avvenuto pagamento della merce. Al rifiuto delle persone di esibire quanto richiesto, sarebbe nata una discussione. La situazione sarebbe degenerata con l’intervento del direttore del centro, dopodiché i tre si sarebbero allontanati. Successivamente, avrebbero sporto denuncia, sostenendo di essere state minacciate e bloccate dai vigilanti. La donna è risultata per furto in un altro ipermercato.
Uno dei due imputati, A.S., difeso dagli avvocati Mauro Iodice e Luigi Trocciola, ha visto riconosciuta la propria innocenza. La sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” evidenzia come le prove raccolte non abbiano suffragato le accuse mosse nei confronti dei due vigilanti, riconoscendo la legittimità del loro operato nel contesto delle loro mansioni.