Altra condanna definitiva per il nipote di Antonio Bardellino

6 Settembre 2018 - 16:37

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Nel marzo del 2015 Silvio Giuseppe Bardellino, nipote del super boss Antonio Bardellino, capo della nuova famiglia e ucciso in Brasile in circostanze ormai tanto note che evitiamo di ribadire, era stato arrestato in esecuzione di un provvedimento della Procura di Firenze in quanto obbligato a scontare 10 anni e mezzo di reclusione frutto di pene concorrenti, per i reati di estorsione aggravata e ricettazione.

Ma le traversie giudiziarie di Silvio Giuseppe Bardellino non sono terminate con questo provvedimento di esecuzione. Lo scorso giugno infatti la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha reso definitiva un’altra condanna relativa a un procedimento per il solo reato di ricettazione.

La pena, la stessa sia in primo che in secondo grado, è stata confermata dai giudici della legittimità che hanno respinto il ricorso, soffermandosi soprattutto sul motivo per cui la questione della mancata attribuzione delle attenuanti generiche non rappresenta di per sè un obbligo da parte dei giudici dei tribunali e delle corti di appello.