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Ampliamento Pineta Grande. Il gup “cancella” la corruzione, Schiavone: “Mi sono stati restituiti onore e dignità”

19 Gennaio 2022 - 16:48

Il patron della clinica, che dovrà, però, rispondere in merito al presunti abusi edilizio e d’ufficio, entusiasta della sentenza del Giudice per l’udienza preliminare: “Ho fiducia nella giustizia”

 

CASTEL VOLTURNO Il Giudice per l’udienza preliminare del tribunale di S. Maria C.V., Orazio Rossi ha emesso oggi la sentenza relativa al processo che vede come imputato principale Vincenzo Schiavone patron del Pinetagrande Hospital di Castel Volturno.  Il Gup ha dichiarato il non luogo a procedere per tutti i capi di presunta corruzione finalizzata all’ottenimento delle autorizzazioni ad edificare e sanitarie relative all’ampliamento della struttura ospedaliera, eccellenza riconosciuta da tutti gli operatori del settore.  L’indagine ha avuto un’eco mediatica molto forte; si era ipotizzato l’esistenza di un “sistema Schiavone” che vedeva, come presunti correi o partecipanti a vario titolo, soggetti del mondo politico, amministrativo, finanziario, giudiziario e della comunicazione. Ipotesi smentite dal gup Rossi che ha accolto le istanze difensive degli avvocati Giuseppe Stellato e Claudio Sgambato, ritenendo, ripetesi, insussistenti tutte le ipotesi corruttive e anche le ipotesi di falso ed abuso d’ufficio connesse alle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dalla Sovrintendenza.  E’ stato, sotto tali profili, peraltro ribadita una impostazione che era già stata del Tribunale per il riesame (confermata dalla Cassazione).

Resta l’ipotesi accusatoria in merito al presunto abuso edilizio ed alle connesse ipotesi falso ed abuso d’ufficio.  Anche per questa residua ipotesi accusatoria la difesa del dottor Schiavone è assolutamente fiduciosa di dimostrare l’infondatezza degli addebiti, stante, quantomeno, la complicatezza della vicenda amministrativa, che ha visto un grande intervento di ampliamento di una struttura sanitaria in un comune, purtroppo, privo di strumento urbanistico.  Il dibattimento inizierà il 19.4.22 innanzi alla II sezione penale, coll. A del Tribunale di SMCV.

In ogni caso l’intervento di ampliamento va avanti (ed è in via di ultimazione), anche grazie all’atteggiamento assolutamente costruttivo della Procura di SMCV, che concesse il dissequestro ed al nuovo titolo edilizio ottenuto, con lievi modifiche rispetto al progetto originario.

“ Mi sono stati restituiti l’onore, la dignità e la correttezza del mio operato di imprenditore della sanità e medico – afferma il dottor Vincenzo Schiavone- ora guardo avanti, continuando ad avere, come sempre,  fiducia nella Giustizia, per recuperare il tempo perduto che ha penalizzato il mio gruppo e l’intero territorio domizio e Casertano che di strutture come la nostra hanno un ineludibile bisogno”.