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Antonio Iovine: “Della Volpe era il vero obiettivo del clan. Nicola Villano ucciso per ripiego”

12 Giugno 2019 - 20:32

CASAL DI PRINCIPE – Ancora un’udienza del processo per l’omicidio di Nicola Villano detto Zeppetella, ammazzato dai sicari del clan dei casalesi. Oggi è stata acquisita la versione dei fatti fornita agli inquirenti da Antonio Iovine o’ninno. Raffaele Della Volpe, il vero obiettivo dei killer, voleva gestire da solo le estorsioni ad Aversa e per questo motivo ‘o ninno inviò come suo emissario Salvatore Verde, detto Tore ‘a bestia, il quale ebbe l’impressione che “Della Volpe intendeva ucciderlo“. Per questo, dopo quel summit, Iovine e Zagaria decisero che Della Volpe doveva morire.

Si tratta dell’ultimo omicidio da me ordinato. Io all’epoca – si legge nel verbale dell’ex boss del clan dei casalesi – ero responsabile dell’area Schiavone e quindi anche di Aversa. So che Della Volpe sfuggì alla morte e venne uccisa una persona a lui strettamente legata, Nicola Villano. Ricordo che convocai Giuseppe Misso, detto Caricaliegg, incaricandolo di organizzare e portare a termine l’omicidio di Della Volpe. Misso era una persona notoriamente legata al clan Schiavone. Come mio uomo incaricai di partecipare all’operazione Bruno Lanza e Salvatore Verde. So che Verde non si presentò e non partecipò all’omicidio in quanto si fece ricoverare in ospedale. Lanza, invece, prese parte all’omicidio“.

Secondo Iovine dopo la rinuncia all’agguato a Della Volpe “si ripiegò su Villano“.