APPALTI ALL’OSPEDALE DI CASERTA. Confisca da 6milioni di euro ad un imprenditore di Michele Zagaria

26 Maggio 2023 - 08:40

Sigilli anche a rapporti finanziari della moglie

CASAL DI PRINCIPE – La Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, a seguito del provvedimento emesso dalla Suprema Corte di Cassazione, ha eseguito un provvedimento di confisca definitiva nei confronti di un imprenditore operante nel settore edile, ritenuto contiguo al clan dei casalesi, gruppo Zagaria

Nel mese di gennaio 2015, l’interessato è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli ed eseguita dalla DIA, a seguito della quale veniva condannato alla pena di 7 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso. 

L’imprenditore, nello specifico, è stato individuato quale espressione imprenditoriale clan dei Casalesi, gruppo Zagaria a vantaggio del quale avrebbe gestito il controllo degli appalti con particolare riferimento a quelli relativi all’Azienda Ospedaliera “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta.

Con il provvedimento odierno è stata confermata la confisca di rapporti finanziari nella disponibilità del proposto e di sua moglie per un valore stimato di circa 6 milioni di euro, già sottoposti a sequestro dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione – su proposta dalla Procura della Repubblica di Napoli.

L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.

La confisca riguarda i rapporti finanziari del soggetto e di sua moglie, i quali erano già stati sottoposti a sequestro dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Napoli. Questa azione mira a colpire i patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili ai contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.