ASI DA GUINNESS. Nuovo primato del mondo: a dicembre pubblicate in una sola volta più di 200 tra delibere e determine risalenti anche a dieci mesi prima

28 Dicembre 2020 - 18:37

Ovviamente, al di là dell’intenzione e dei motivi che hanno indotto la governance(?) ad operare questa scelta, l’effetto sicuro consiste nell’impossibilità assoluta a svolgere una seria e democratica azione di controllo sul modo in cui vengono spesi tonnellate di soldi pubblici

CASERTA (g.g.) – Al momento, in quell’autentico luna park rappresentato dal sito istituzionale (si fa per dire) dell’ASI Caserta sono presenti 53 delibere del Comitato Direttivo e una trentina di determine dirigenziali.

Attenzione, però, noi un paio di settimane fa abbiamo immortalato e acquisito copia del sito quando questo conteneva circa 170 delibere del Comitato Direttivo e una trentina anche dell’Assemblea, comprese quelle relative l’approvazione di fondamentale documenti di Bilancio e programmazione economica risalenti addirittura al febbraio scorso. Inutile dire che tra le tante variabili della poca trasparenza con cui vengono gestiti i cosiddetti enti strumentali, l’ASI offre una sua originalissima variabile. La domanda che sorge spontanea è la seguente: per quale motivo a dicembre vengono pubblicati i 3/4 degli atti amministrativi dell’intero anno in una sola volta? Qual è la conseguenza reale, fattuale, di una scelta del genere? La possibilità sottratta ai cittadini di svolgere un’efficace abilità di controllo. Questo per due motivi sostanziali e sostanziosi.

Prima di tutto perché se ti trovi duecento atti amministrativi subisci un effetto-ginepraio, da cui è quasi impossibile districarsi, distinguendo le delibere e le determine che contano, che incidono soprattutto rispetto ai processi di spesa e a quelli che segnano la relazione tra ente e precisi ambienti dell’imprenditoria aversana o para-aversana, e secondo perché se una filiera di delibere relative, ad esempio, ad una sola vicenda, ad una sola questione, ad una sola materia, vengono pubblicate in parte a febbraio o a marzo e in parte dieci mesi dopo, con conseguente rimozione dal sito degli atti deliberativi dei primi mesi, non

si riuscirà mai concretamente e seriamente a ricostruire i fatti, le cose, le questioni, in modo da formarsi un’idea su come questo ente nel quale si addensano interessi economici vertiginosi, come abbiamo spiegato in tante occasioni, soprattutto in quelli dedicati alla famiglia Canciello, venga amministrato e se la sua azione di governo si sviluppi nell’interesse dei cittadini, delle comunità o di ormai ben identificati potentati economici.