ASL, è una vergogna dietro l’altra. Mentre quelli del PD litigano, il concorso dei due primari fatto ad aprile viene paralizzato
13 Agosto 2018 - 13:26
CASERTA (Gianluigi Guarino) – Nell’aprile scorso, ci siamo occupati, un po’ sardonicamente, e ovviamente in completa solitudine, del concorso per l’assunzione di due che sostanzialmente faranno i primari nella chirurgia negli ospedali di Sessa Aurunca e di Piedimonte Matese.
Sardonicamente, perchè, leggendo quella graduatoria, vi ritrovammo anche il nome dell’ex presidente del consiglio comunale di caserta, Gianfausto Iarrobbino transitato gradualmente dal Centro Destra al centro Sinistra, con la speranza di trovare gli appoggi giusti, che gli consentano di coronare il suo sogno di primariato.
Ci disse, all’inizio, quando si trasferì dall’ospedale di caserta a quello di Aversa, che Iarrobino fosse entrato nella squadra di Gennaro Oliviero, consigliere regionale e vero castigliamatti della sanità casertana, che governa attraverso suoi uomini con uno in particolare.
Si è scoperto, in seguito, che Iarrobbino si era avvicinato all’europarlamentare Nicola Caputo e dunque anche al direttore sanitario Asl, il maddalonese Arcangelo Correra, che di Caputo è diretta espressione ma che è anche colui che attualmente è entrato in rotto di collisione con Oliviero e con i suoi, che volentieri lo vedrebbero detronizzato e sostituito dal famoso medico fiduciario, nell’Asl del consigliere regionale di Sessa Aurunca.
Capitolo Mario De Biasio direttore generale dell’Asl: tu fai un concorso, pubblichi una graduatoria, certifichi un verbale in cui viene spiegato perchè il punteggio di Sarno e Iarrobbino è superiore a quello degli altri concorrenti. Firma, cera lacca e poi non si dovrebbe più scherzare perchè ogni giorno che passa senza che quel concorso, formalmente realizzato e formalmente certificato alla fine di un’analisi di tutti quanti possibili ostacoli di esecuzione, fa capire come le guerre interne a un partito, per altro decotto qual è il PD, non possono bloccare due reparti fondamentali di altrettanti ospedali. Si dice che Oliviero non voglia Iarrobbino a Sessa. Si dice il blocco sia dovuto proprio ad una ormai insanabile frattura fra Correra e l’uomo di Oliviero. Fatto sta che il chirurgo napoletano Antonio Sarno, ben referenziato per quello che ha fatto e fa delle Chirurgie del Cardarelli e il chirurgo casertano Iarrobbino titolare di un diritto rispetto al quale i ragionamenti sulla lottizzazione, sulle raccomandazioni politiche possono rappresentare degli elementi a latere, ma che nulla c’entrano su quello che è un diritto negato a Iarrobbino, come Sarno.
Ovviamente questo è un articolo che punta la nostra lente di ingrandimento sulla questione affrontata alcuni mesi. Vedremo quali sono le motivazioni tecnico giuridiche addotte dall’azienda. Su quelle ragioneremo.
Poi, come abbiamo scritto prima, ci sarebbero le regioni dei cittadini-utenti, dei pazienti di due ospedali, quello di Sessa e quello di Piedi monte Matese.
Ma quando mai, nella sanità casertana, nelle Asl dei vari Cicco Testa, Francesco Bottino, Paolo Menduni e oggi, ancor di più, Mario De Biaso, il cittadino-utente che diventa il paziente è stato messo al centro delle scelte organizzative e processi decisionali dell’Asl nostrano? Mai.
A questo punto bisognerebbe continuare snocciolando le opportune contumelie. Ma evitiamo per non fornire alibi a chi, De Biasio in testa, non ha un solo argomento da contrapporre ai nostri, come quello autocratico e vergognoso della censura dei contenuti di questo giornale, attraverso il blocco della sua emissione dai desktop degli uffici dell’azienda.