Asl, un concorso pieno di ombre. Si è dimesso il terzo presidente di commissione in più di tre anni. Fu coinvolto anni fa in un’indagine della Procura di S.Maria

27 Febbraio 2025 - 12:48

È stato bandito lo scorso 19 ottobre 2022

CASERTA (G.G.) – C’è un concorso dell’Asl di Caserta che parla da sé per quello che non dice.

Il 19 ottobre del 2022 è stato bandito e “banditamente” a quasi due anni di distanza, non è stato ancora espletato. Riguarda l’assunzione di 20 operatori tecnici specializzati autisti di ambulanza.

Ora i motivi per cui un concorso dopo ben due anni non venga definito e chiuso non possono non essere legati alle peculiarità di questo territorio. Lo vogliamo dire senza mezzi termini al dottor Amedeo Blasotti, direttore dell’Asl, e al signor Giuseppe Tarantino, suo delfino e pupillo, attuale direttore amministrativo.

A nostro avviso questo è un concorso in cui i posti disponibili non sono neanche la metà della metà rispetto alle pressioni della politica, dei soliti sindacati e di qualche potentato interno alla stessa Asl. Fatto sta che dal momento del bando del concorso si sono dimessi almeno tre presidenti di commissione: Carlo De Lucia, Federico Conte sono stai i primi due.

Nella giornata odierna doveva finalmente svolgersi la prova teorico-pratica. Niente da fare. Stavolta a dimettersi è stato il presidente Massimo Del Grosso.

Sapete come ce lo immaginiamo Del Grosso nelle scorse settimane, di fronte a un concorso divenuto scottante per i motivi di cui sopra?

Vi ricordate il gesto e l’esclamazione di Totò quando gli veniva chiesto di fare qualcosa di particolarmente complicato e che soprattutto nascondeva una fregatura: “A chi????”…Io tolgo le tende e me ne vado. A chi volete far passare un guaio?”

Eh già, perché Massimo Del Grosso un po’ di anni fa ha vissuto una brutta esperienza da cui riteniamo – non abbiamo seguito l’evoluzione degli eventi – sia uscito pulito.

Fu infatti destinatario di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio, insieme a sua moglie Carla Casella (anch’essa dirigente medico) per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e di corruzione aggravata in relazione a una gara d’appalto pubblicata dall’ASL di Caserta per i Servizi di manutenzione dei sistemi edificio­ impianti dei presidi ospedalieri e territoriali/distrettuali dell’ASL Caserta per la durata di cinque anni e per un importo complessivo di euro 14.500.000,00.