Attesa per la decisione del giudice sulla incompatibilità (e la decadenza) del sindaco di FRIGNANO Lucio Santarpia. Ma con il ricorso di Appello passerebbero altri 7-8 mesi. All’orizzonte anche un processo penale
15 Gennaio 2025 - 11:09
Questa ipotesi si è affacciata dopo che il pubblico ministero della Procura di Aversa Napoli Nord, Giovanni Corona, ha partecipato all’ultima udienza civile in quanto costituito in giudizio parimenti all’avvocatura dello Stato
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FRIGNANO (Federica Borrelli) – Nell’ultima udienza civile del 12 dicembre sul caso incompatibilità del sindaco di Frignano, Lucio Santarpia, rispetto alla carica ricoperta, il pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord, Giovanni Corona, costituitosi, da magistrato penale in nome e per conto della stessa Procura, nella procedura civile, unitamente all’avvocatura dello Stato, non solo ha insistito per l’accoglimento del ricorso presentato a suo tempo dai consiglieri comunali di opposizione, ma ha anche fatto riferimento ad una svolta che segnerebbe l’inizio di un procedimento penale a carico del sindaco.
Se così fosse, questi potrebbe essere accusato di aver violato l’art.495 del codice penale che punisce il reato di “Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità proprie o di altri”. Articolo che, nel dettaglio, così recita: “Chiunque dichiara o attesta falsamente al pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona è punito con la reclusione da uno a sei anni.”
Nel caso di Santarpia e di un suo eventuale rinvio a giudizio si tratterebbe di una falsa dichiarazione in merito ai requisiti, scevri da ogni elemento di incompatibilità, da lui proclamati in fase di giuramento.
Più precisamente rispetto alla esposizione letterale, il Sindaco-medico, nel suo insediamento, ha, infatti, attestato di essere nella condizione di svolgere una funzione pubblica poiché non vi erano cause di incompatibilità che glielo avrebbero potuto impedire.
Ma a differenza di quanto acclarato, Santarpia, che ha indossato per la seconda volta la fascia tricolore nell’ottobre del 2021, è accusato di svolgere la sua funzione proprio in una condizione di incompatibilità.
Il motivo? Un conflitto di interessi tra la sua carica politica e il ruolo di amministratore delegato ricoperto dal fratello Gaetano nella Getet Spa, la società detentrice della tesoreria del comune di Frignano.
Circostanza che, in ambito normativo, è sostenuta dall’art.61 comma 1 bis del testo unico degli enti locali (Tuel). Argomento che CasertaCe ha già trattato in passato (clicca e leggi)
Fin dall’insediamento dell’attuale amministrazione, gli esponenti di opposizione Vincenzo Mastroianni, Giovanna Alidorante, Aldo Simonelli e Vincenzo Natale non hanno mai indietreggiato nel puntualizzare ciò di cui sono fermamente convinti: per loro, il sindaco, è incompatibile. E lo hanno sostenuto prima all’interno della dialettica politico istituzionale, sviluppatasi durante alcune sedute del consiglio comunale di Frignano, ribadendolo poi nelle aule giudiziarie.
Una tesi, quella dell’opposizione, che ha trovato riscontro in una prima decisione del tribunale di Aversa- Napoli Nord quella del 9 dicembre 2022, che attraverso un’ordinanza esecutiva aveva fatto sperare l’opposizione in un esito definitivo.
Ma la sospensione dell’ordinanza, a seguito del ricorso in Appello da parte di Santarpia e, successivamente, il rinvio degli atti al giudice di prime cure o di primo grado che dir si voglia, naturalmente doveroso da quello che si era pronunciato il 9 dicembre 2022 hanno allungato di due anni i tempi di attesa. A motivare la decisione dei giudici di appello, un ‘difetto’ di notifica.
E su questa vicenda della notifica si sono sviluppate molte polemiche e anche noi, a suo tempo, usando il registro dell’ironia dicemmo la nostra. A suo tempo, infatti, è successo che l’ufficiale giudiziario le abbia provate tutte per consegnare con notifica giuridicamente regolare gli atti a lui dovuti come convenuto in un procedimento civile. Una strategia, chiamiamola così, quella del sindaco evidentemente riuscita se è vero com’è vero che l’esecutività della decisione di primo grado è stata sospesa per molto tempo proprio a causa di una carenza di notifica ma nell’ultima estate gli sforzi leonini dell’ufficiale giudiziario sono stati gratificati dal successo visto che è riuscito, finalmente, a notificare gli atti al sindaco Santarpia.
Per questa settimane dunque, è attesa la decisione del giudice del tribunale civile di Aversa Napoli Nord. Qualora questi dovesse decretare nuovamente l’incompatibilità del sindaco, sicuramente Santarpia se non fosse altro per allungare i tempi della sua sopravvivenza di fascia tricolore, inoltrerà ricorso alla Corte di Appello e questo sospenderà di nuovo i termini per la dichiarazione di decadenza del primo cittadino. Un ricorso che Santarpia potrà depositare entro 15 giorni dall’emissione del dispositivo del decreto del giudice di primo grado.
La situazione dunque, nel migliore dei casi, dovrà tenere banco ancora per altri 7-8 mesi nell’attesa che la Corte di Appello si pronunci prima di tutto sull’ammissibilità o sull’inammissibilità del ricorso e poi entrando, eventualmente, nel merito
Diverso il discorso sull’eventuale e ipotizzabile procedimento penale, che non indice sullo status del sindaco nemmeno in caso di una condanna di primo grado dato che l’articolo 495 c.p. non fa parte di quelli che portano alla sospensione dalla carica pubblica ricoperta sin dal verdetto di primo grado ai sensi della legge Severino