AVERSA. Chiesti 10 anni di reclusione per l’ex broker finanziario Luigi Fiordiliso

20 Ottobre 2021 - 18:30

AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) Chiesti 10 anni di reclusione per Luigi Fiordiliso detto Gino. Ieri presso la II sez. Collegio B del Tribunale di Napoli Nord dinanzi al Presidente Cioffi, si è tenuta l’udienza che vede come imputati 4 soggetti, Luigi Fiordiliso, il cognato Antonio Della Volpe, Clementina Della Volpe e il figlio Marcello Fiordiliso, per i reati di truffa attraverso uno schema Ponzi, per un profitto di oltre 3 milioni di euro a danno delle vittime. In particolare il PM dr Di Sciuva ha chiesto una condanna a 10 anni di reclusione per Gino Fiordiliso, 7 anni per Antonio Della Volpe e 4 anni per Clementina Della Volpe e per Marcello Fiordiliso, oltre a delle multe. Secondo l’accusa i fatti risalgono al periodo 2009/2014, periodo in cui Fiordiliso Gino e Antonio Della Volpe senza alcun mandato da parte di società e imprese autorizzate hanno operato come promotori finanziari operando per investimenti ad alto guadagno in ambito di petrolio e rame, illudendo le presunte vittime che i loro soldi avrebbero fruttato moltissimo, intanto i soldi venivano versati su conti personali e usati per acquisti privati, quali auto di lusso e pagamento di mutui di acquisti di case. Secondo l’accusa con questa movimentazione di denaro e conti intestati a familiari si effettuava un’operazione di riciclaggio per nascondere la provenienza illecita del denaro. Attirava le sue vittime prospettando investimenti da favola in titoli petroliferi o sul rame, per poi dichiarare il fallimento. Avrebbe truffato, così, una cinquantina persone, facendosi consegnare i loro risparmi, il promotore finanziario di Aversa Luigi Fiordiliso, indagato insieme alla moglie, Clementina Della Volpe, ai figli Marcello e al cognato Antonio Della Volpe. Sono accusati, a vario titolo, di truffa, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Sequestrati immobili di lusso, auto e conti-correnti per un valore di 3 milioni.  Fiordiliso, è emerso, utilizzava il cosiddetto “Metodo Ponzi“, un sistema di vendita fraudolenta in base al quale il rimborso degli interessi del capitale versato dalla vittime avviene mediante il flusso di danaro in entrata assicurato dai nuovi investitori, sono accusati, a vario titolo, di truffa, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Nella prossima udienza vi sarà  la discussione delle parti civili e poi delle difese.