AVERSA. Francesco in sciopero della fame e della sete: “Voglio giustizia”

24 Dicembre 2022 - 13:29

AVERSA (Lidia e Christian de Angelis) Sciopero della fame e della sete, di Francesco Di Laora 61 anni. L’uomo da giorni sosta sulla panchina di Piazza Trieste e Trento nei pressi del  Tribunale di Napoli Nord con un cartello dove al collo annunciando lo sciopero della fame e della sete per chiedere giustizia. L’uomo originario di Frattamaggiore ha una lunga e dolorosa storia, vive da anni in auto, dopo aver perso il lavoro, presso un Istituto di Vigilanza. Ha vissuto per un periodo ad Arezzo, poi a Perugia, a Roma per poi approdare ad Aversa, dove vive all’interno della sua auto e aiutato da alcuni cittadini e dalla Caritas dove va a lavarsi e mangiare .Ex guardia giurata vive in strada da cinque giorni: «Chiesi di cambiare orario per i figli, fui sospeso»  Francesco Di Laora,  chiede la revisione e la riapertura del suo processo. La sua storia inizia nel 1999 quando, spinto dalla necessità di essere più presente per i suoi due figli, chiede all’azienda per cui lavora (la Securpol Vigilantes srl) di poter cambiare il suo turno di notte con un orario diurno. «Nel giro di tre giorni sono stato sospeso dal servizio e poco dopo è iniziato il processo», spiega. Invece di cambiargli mansione, infatti, la società apre un fascicolo al Tribunale di Arezzo. Quindi il 61enne, già sommerso dai debiti contratti per far operare il primogenito privo di vista da un occhio, perde prima il lavoro e poi la casa, costretto a vivere nella sua macchina, con una pensione di invalidità di 125 euro al mese. Negli anni le ha provate tutte: si è rivolto perfino a presidenti della Repubblica, vescovi e alla Corte europea di Strasburgo. Nulla si è mosso. Eppure lui non perde le speranze. Ora chiede agli avvocati di Aversa di potersi prendere incarico della sua storia per avere giustizia intanto è in sciopero della fame e sete, tanti i cittadini preoccupati per le sorti dell’uomo.