AVERSA. MA DAAIII!! Graziano e Marco Villano vogliono nominare Carlo Maisto, quello che si è definito la mano lunga di De Luca al Consorzio di Bonifica, come dirigente (roba da pazzi) all’Urbanistica
10 Ottobre 2022 - 10:27
Dopo aver incassato all’inizio dell’estate un incarico diretto dal comune guidato da Alfonso Golia dal valore di 12 mila euro, ora il suo nome gira tantissimo come possibile nuovo capo della pianificazione territoriale della città normanna. Sembra una barzelletta ma invece è un’ipotesi più che verosimile e vi spieghiamo il perchè. IN TESTA ALL’ARTICOLO LA FAMOSA VIDEO INTERVISTA SULLA LUNGA MANO DI DE LUCA (OCCHIO AL MINUTO 1.17)
AVERSA (g.g.) – Il paventato accordo tra il gruppo consiliare del PD di Aversa e il gruppo di La Politica Che Serve dovrebbe portare alla costituzione di un nuovo soggetto consiliare: La politica che serve…al PD.
Che poi, con il blitz a freddo compiuto da Enrico Letta, che per tali operazioni come quella realizzata con Stefano Graziano ha letteralmente spappolato il Partito Democratico, si piò anche definire come La politiche che serve…a Graziano e ai suoi seguaci
Il 2 luglio scorso, giorno del calendario cattolico dedicato alla Madonna delle Grazie, che avrebbe il suo da fare dalle parti del comune di Aversa per quanti peccati si consumano al suo interno, CasertaCE pubblicò un articolo sereno, scanzonato in cui dava notizia dell’affidamento di un incarico professionale ad uno dei simboli viventi di quello che è stato lo spoil system di Graziano in questi anni (LEGGI QUI).
Un incarico di coordinatore della sicurezza dal valore di oltre 12 mila euro complessivi a Carlo Maisto. Ingegnere di Frignano e ospite pressoché fisso di CasertaCE per almeno quattro anni, cioè per tutto il periodo in cui ha svolto, per imposizione manu militari di Graziano, la funzione di commissario del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno e Aurunco, quello per intenderci che ha la sua sede a Caserta, in via Roma.
Siccome quei 4 anni hanno rappresentato un’esperienza giornalistica tragicomica, nel senso che la solita strage del pubblico danaro, milioni e milioni di euro di appalti, di incarichi legali e di ogni altro genere di cui hanno beneficiato personaggi a dir poco borderline, trovava come contrappeso il racconto di fatti riguardanti le spassose vicende del Maisto, che ribattezzammo come la “mano lunga di De Luca“, così come si definì lui stesso in un’intervista divenuta celeberrima.
Maisto ha rappresentato per molti anni una sorta di archetipo, di master di riferimento stabile per declinare lo stato della politica casertana e il modo con cui la politica (o presunta tale) divora ogni giorno i soldi che i cittadini versano nelle casse pubbliche pagando le tasse con una modalità che si connota di tratti cialtroneschi, grossolani e in certi momenti anche comici.
Oggi apprendiamo di una possibile nomina al comune di Aversa come dirigente del settore Urbanistica, probabilmente attraverso lo strumento dell’articolo 110 del Tuel, di Carlo Maisto.
E allora l’incarico di oltre 12 mila euro ricevuto dal comune di Aversa potrebbe essere stato dunque un’operazione apripista, una sorta di collaudo, di ambientamento.
Non possiamo dire che diventerà dirigente al municipio normanno, ma sicuramente possiamo affermare che l’ipotesi è tutt’altro che inverosimile, anzi, possiamo affermare che è verosimile in cifra inversamente proporzionale alle competenze che Maisto potrebbe iniettare nei processi di organizzazione, di pianificazione e di utilizzo fisico del territorio della città.
Una caratteristica che, dalle nostre parti, è esattamente ciò che ci vuole per far carriera. Proprio perché Maisto è così, proprio perché in una videointervista si autodefinisce la “mano lunga di De Luca“, può ben diventare dirigente dell’Urbanistica della seconda città della provincia di Caserta e di uno dei luoghi culturali di maggiore rilievo esistente nell’intero perimetro del nostro territorio.
Sono queste le caratteristiche che premiano nella Campania di Vincenzo De Luca e nell’Aversa di Stefano Graziano.
Dunque, non certa ma assolutamente verosimile diventa la nomina di Maisto che ha dato prova al Consorzio di Bonifica di possederle tutte queste caratteristiche, ma di averne più importante tra tutte: aver messo il suo rapporto con Stefano Graziano al di sopra di ogni ragione, non diciamo della buona gestione perché in questo caso ci vorrebbero anche competenze, le quali (lo scriviamo nutrendo sincera simpatia nei confronti di questa persona) lui non ha avuto mai, ma quantomeno di una minimo sindacale di creanza, di inibizione che lo inducesse, davanti a certe operazioni che noi abbiamo lungamente raccontato nel corso degli anni della mano lunga nel Consorzio di Bonifica in ogni dettaglio e con ampia profusione di documenti amministrativi, a fermarsi e a dire okay, ho fatto, faccio e farò di tutto a favore di chi mi ha messo qui, ma questa cosa specifica, questo atto, questa firma non me le potete chiedere perché se le faccio della mia reputazione professionale non rimarrebbe nulla.
E già, la reputazione. Una parola completamente assente in quanto espunta dai vocabolari venduti ad Aversa e nel resto della provincia di Caserta.