AVERSA. Marco Villano impone i lavori nella strada dove sta costruendo l’imprenditore Lucio Atronne. L’area nord a pezzi e stavolta Olga Diana e Francesco Forleo salgono sulle barricate

29 Dicembre 2022 - 19:30

Ovviamente si tratta di una piccola tempesta, perché poi una sera Zannini e Graziano si ritroveranno nel loro solito ristorante di Giugliano e “appareranno”. Però, almeno per una volta, bisogna riconoscere che la questione sollevata dalla Consigliera Comunale riguarda la vita dei cittadini e non attiene alla solita spartizione poltronistica.

AVERSA (g.g.) L’accordo politico tra Giovanni Zannini e Stefano Graziano è strutturato sulla presenza e sul ruolo di attori protagonisti e su quello di comprimari, recitato da persone che magari possedendo un minimo di pudore o di amor proprio, sono state lì e sono lì a sostenere l’Amministrazione Comunale del ribaltone senza ottenere granché in cambio. Gli attori protagonisti sono Luciano Sagliocco e Federica Turco dalla parte di Zannini mentre pieni poteri Graziano ha attribuito al suo fedelissimo di sempre Marco Villano il quale controlla facilmente le mangiatoie clientelari dei Consiglieri Comunali Fiorenzano e compagnia. Gli altri sono utilizzati per alzare la mano. Alla fine Roberto Romano anche lui zanniniano, ritiene di aver ricevuto un grande premio nel momento in cui è stato messo sulla poltrona di Presidente del Consiglio Comunale. Ma il potere reale, quello alimentato dal rapporto con gli imprenditori dei danari è saldamente nelle mani di Marco Villano, non a caso super assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici e vero sindaco di fatto della città, perché con rispetto parlando e come abbiamo scritto più volte, Alfonso

Golia si ciba di vanagloria e passa la giornata a deliziarsi guardandosi allo specchio con quella fascia tricolore, di cui, come si suol dire, a tre anni e mezzo di distanza dalla sua elezione, “non si fa ancora capace”. Dall’altro lato Sagliocco tutela i suoi amici. Lo ha fatto anche in questi giorni nel momento in cui ha votato le delibere di Marco Villano affinché Villano facesse votare le sue, a partire dalla nota questione della conferma di quei “comandati” del Comune di Aversa che rappresentano una parte significativa del serbatoio elettorale di Luciano Sagliocco, che chi scrive fa ancora una gran fatica ad associare al cognome di un politico umanissimo e intelligente qual è stato il mai tanto rimpianto Giuseppe Sagliocco. In mezzo ci sta Giovanni Innocenti, che oltre ad acchiappare qualcosa per se, magari a dispensare qualche dono liberale a qualche giornalista, è il più preciso … rendicontatore … mmm… rendicontista ... mmm vabbe’ ci siamo capiti, a completa disposizione di Giovanni Zannini. Questi non ne ha fatto mai una questione nominale essendo lui un politico che guarda alla sostanza e che in nome della sostanza ha costruito rapporti con sindaci “massicci” quali l’imprenditore di San Marcellino Anacleto Colombiano, quale Vincenzo Caterino di San Cipriano, l’ex vicesindaco di Sparanise, Vitaliano Ferraro, oziosamente autosospesosi in questi giorni al Consorzio Idrico all’indomani dello scioglimento del Comune caleno per infiltrazioni camorristiche. Questo per giusto per citare tre esempi tra i tanti possibili. Fuori dalla cerchia degli attori protagonisti si muovono, comprimari per libera scelta si muovono invece, almeno stando a ciò che è emerso dall’ultima seduta del consiglio comunale, Olga Diana e Francesco Forleo i quali non si sono presentati e che potenzialmente potrebbero mandare a casa Alfonso Golia, anche se questa è solamente come si suol dire, un ipotesi teorica, un ipotesi di scuola.

Abbiamo scritto questo articolo perché, tutto sommato, al di là della piccola tempesta, che poi Zannini placherà qualora dovesse diventare pericolosa o dovesse mettere a rischio l’approvazione di delibere su cui si addensano i suoi interessi, i motivi dell’assenza in aula dei due medici Olga Diana e Francesco Forleo, è sorprendentemente nobile. E questo, in una città in cui la politica non si era mai screditata come in questi ultimi anni, fa sempre un po’ notizia.

Marco Villano comanda al Comune di Aversa perché é in grado di imporre, così come ha imposto, l’approvazione di una delibera che avvia la procedura per l’intervento radicale di riqualificazione di via dell’Archeologia. In poche parole, questa strada è diventata una priorità assoluta rispetto alla condizione imbarazzante, a dir poco disastrosa in cui versano gli assi viari principali e secondari della zona di Aversa Nord. La vita e la qualità delle infrastrutture di questa porzione strategica, nodale, della città normanna non è una questione, che tutto sommato legittimamente, sta a cuore ad Olga Diana, molto radicata in quelle contrade che rappresentano una sorta di summa, un tentativo, in verità non molto riuscito, di mettere insieme la città popolare, quella delle palazzine di San Lorenzo con la città dei saperi, quella delle facoltà di architettura e di ingegneria dell’università Luigi Vanvitelli, che proprio in quell’area insistono, e, ancora, con quello che dovrebbe essere, al di là delle sue enormi e irrisolte vicissitudini, uno dei maggiori polmoni commerciali di Aversa, il famoso mercato ortofrutticolo.

Insomma, Olga Diana e Francesco Forleo non sono andati in consiglio perché ritengono ingiusto considerare prioritario l’intervento di riqualificazione di via dell’Archeologia rispetto alle necessità ineludibili e irrinunciabili di restituire un minimo di dignità alle strade di Aversa Nord che oggi mietono centinaia e centinaia di vittime quotidiane tra gomme bucate, cerchioni divelti e chi più ne ha più ne metta. “Non partecipo ha dichiarato Olga Dianaagli scambi di cortesie che avvengono in questi giorni dentro e attorno al Consiglio Comunale. Comprendo che la politica è anche questo, ma ci sono questioni, fatti riguardanti il minimo sindacale dei livelli di vita dei cittadini che devono stare fuori da certi meccanismi. Rispetto a questi problemi la politica dei compromessi e degli accordi sulle poltrone deve fare un passo indietro. L’assessore Villano conclude la Consigliera Comunale e Consigliera Provinciale Olga Diananon può monopolizzare tutta la gestione amministrativa, perché senza una motivazione reale, convincente, che renda equa, fondata la sua spinta a certe iniziative, il solo fatto che sia Villano a proporre o a cercare di imporre una cosa non basta, al di là della autorevolezza politica e del ruolo, sicuramente importante, da lui ricoperto. Un ruolo che, vorrei ricordare, è stato costituito e continua perché esiste una maggioranza e dei consiglieri come la sottoscritta che hanno sempre votato con disciplina e spirito di gruppo. Ma non vorrei che questo nostro atteggiamento, sia scambiato per arrendevolezza e come dabbenaggine.

Non sappiamo se la consigliera Olga Diana ci abbia un attimo pensato sopra, ma in via dell’Archeologia sono in ultimazione le case dell’imprenditore del mattone Lucio Atronne, un corpo e un’anima sola con il Consigliere Comunale del pd Fiorenzano e quindi con Marco Villano.

Pare che stamattina Federica Turco abbia tenuto a sottolineare quella che era diventata solamente una differenziazione tecnica, legata alle necessità di rappresentanza all’interno delle Commissioni Consiliari. In poche parole ha detto che loro si chiamano noi aversani e sono dunque un gruppo diverso da quello dei moderati a cui si sentono collegati solamente dal comune rapporto di grande cordialità con il consigliere regionale Giovanni Zannini.

Eh già, ora bisognerebbe aprire un capitolo a parte su questo storico proclama della eroina dei due concorsi Federica Turco. Sicuramente lo faremo nei prossimi giorni.