AVERSA. PNRR. La band di Davide Ferriello fa assopigliatutto. L’impresa vince la gara da due milioni e mezzo, nomina l’ingegnera amica e poi la Sintec delle mogli si aggiudica il controllo

30 Gennaio 2025 - 19:46

Per noi è un vero schifo. La politica dorme. Invitiamo il sindaco Franco Matacena, l’assessore Francesco Sagliocco, la dirigente Danila d’Angelo e lo stesso Leopoldo Graziano a frasi intervistare pubblicamente da CasertaCe al cospetto dei cittadini. Leggete, utilizzando anche Google, quali siano i rapporti tra la Alfano, Ferriello, Vincenzo Brandi e Ferdinando Fisciano. Dall’aggiudicazione dei lavori alla nomina del tecnico della progettazione esecutiva fino ad arrivare all’ incredibile contenuto della determina che pubblichiamo in calce a questo articolo, come si fa a considerare normale e regolare tutto ciò?

NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20

AVERSA (g.g.) Agli addetti ai lavori e a qualcuno che dovrebbe svolgere serie azioni di controllo sull’ennesima degenerazione dell’ufficio tecnico del Comune di Aversa mettiamo a disposizione le 13 pagine di una delle determine più scandalose da noi incrociate negli ultimi anni nella città normanna.

Ma in questo caso, forse, i calibri coinvolti sono troppo potenti per diventare target anche di una semplice attività di controllo delle procedure.

Questo è il quarto articolo in cui sosteniamo, dopo averlo dimostrato, che la città è nelle mani di un gruppo di potere peraltro d’importazione: Davide Ferriello, ingegnere nato cresciuto e pasciuto nell’U.T.C del Comune di Marano anche all’ombra di Gennaro Pitocchi da qualche tempo ai domiciliari per la questione della lottizzazione Schiavone di Teverola. Ferriello ha fatto di tutto e di più in questi anni. Noi di CasertaCe lo abbiamo intercettato in 4/5 casi a partire dalla pazzesca vicenda del tentativo, per il momento abortito anche grazie a noi, di trasformare 250mila  mq di terreno agricolo in una iper remunerativa  area commerciale e produttiva su istanza dell’imprenditore Ferdinando Canciello e grazie all’ultimo tocco di classe del vice prefetto di Caserta, al tempo pensionando, Luigi Palmieri che in due giornate, precisamente quella del 24 dicembre e poi quella del 31 dicembre, stravolge il piano regolatore di Carinaro approvando questa variante pazzesca, prima con i poteri della giunta comunale e poi con quelli, tutt’altro che assimilabili all’ordinaria amministrazione, del consiglio comunale.

Davide Ferriello fu il regista e da allora in poi questo giornale non lo ha perso di vista, anche oggi nel momento in cui esercita l’importante funzione di dirigente dell’ufficio tecnico dell’ASL Napoli 2.

Come un vero e proprio globetrotter ha girato per diversi comuni, ma non ha mai abbandonato realmente la funzione di imprenditore privato da quando ha co-fondato nel 2001 la Sintec con i suoi amici Vincenzo Brandi, oggi pezzo grosso dell’ufficio tecnico del Comune di Napoli, e Ferdinando Fisciano addirittura dirigente apicale, capo assoluto dell’ufficio tecnico dell’Università Federico II. Gente potentissima che però con la Sintec da cui i tre personaggi sono usciti praticamente solo per finta facendosi sostituire da due mogli, Stefania Palermo, consorte di Ferriello e Marilena Caruso consorte di Vincenzo Brandi, nonchè da Rodolfo Fisciano fratello di Ferdinando Fisciano, raccattano, anzi, fanno man di incarichi di progettazione e di altre cosette affini.

L’ordito di questo meccanismo a dir poco opaco lo potete leggere – e invitiamo a farlo a chi se lo è perso – nell’articolo da noi pubblicato qualche giorno fa e a cui potete accedere CLICCANDO QUI

Leopoldo Graziano faceva parte di quell’autentica università della gara d’appalto creativa che è stato l’ufficio tecnico del Comune di Marano

Lui, Pitocchi, Davide Ferriello: tutti insieme appassionatamente per anni e anni, fino a quando il buon Peppino Sagliocco, compianto politico aversano, prima consigliere regionale, poi sindaco, compì uno dei pochi errori della sua vita chiamando a se negli uffici del Comune normanno proprio Leopoldo Graziano.

Chiediamo al sindaco Franco Matacena, a quello sveglione dell’assessore ai lavori pubblici, Francesco Sagliocco e alla dirigente Danila D’Angelo, che a questo punto sta firmando cose che la fanno apparire come complice di questo sistema, per quale motivo lo stesso gruppo professionale stia facendo assopigliatutto nei lavori, nelle progettazioni e nelle attività di certificazione frutto dei copiosissimi finanziamenti del PNRR

Guardate, noi vi abbiamo segnalato solo l’ultimo articolo ma ce ne sono altri tre in cui dimostriamo che tra Sintec e la ormai immancabile Laura Alfano, questi quasi sono presi tutto, ma proprio tutto

L’ultima determina da noi rinvenuta, risalente all’ottobre scorso e che pubblichiamo, come già abbiamo scritto, in calce a questo articolo, è di per se una sorta di paradigma del meccanismo. Il Comune di Aversa pubblica un bando per i lavori di ampliamento della scuola dell’infanzia di via Guido Rossa. Importo di base circa 2milioni e mezzo di euro. Se lo aggiudica la Siri, legale rappresentante Fausto Schiavone azienda che in molti considerano legata alla potentissima galassia della famiglia Caprio, precisamente di Ubaldo Caprio imprenditore di Casal di Principe, trapiantato a Caserta. La Siri presenta la sua proposta indicando – indovinate chi? – come tecnico per le attività migliorative, dunque come tecnico da utilizzare quale bussola, quale guida per interpretare e implementare esecutivamente il progetto preliminare redatto da un tal Di Foggia dell’ufficio tecnico comunale di Aversa … ma naturalmente Laura Alfano.

Ora, non ci spossate, non ci logorate ulteriormente costringendoci a spiegare per l’ennesima volta per quale motivo questo ingegnere sia da considerare un corpo e un’anima sola con Davide Ferriello, Vicenzo Brandi e Ferdinando Fisciano. Scrivete in Google “Laura Alfano CasertaCe” e troverete ampie ed esaustive dimostrazioni in proposito. Per questo incarico, Laura Alfano percepirà una cifra altissima di 80/90 mila euro. Potete leggere il dettaglio all’interno della determina che pubblichiamo in calce nella pagina dedicata al quadro economico. E sono soldi, badate bene, che non tirerà fuori la Siri, bensì il Comune di Aversa che finanzia il passaggio del progetto iniziale allo stadio finale esecutivo.

E infine la staffa per la quale non si sa se ridere o piangere: le dinamiche del PNRR prevedono che i comuni committenti debbano individuare un’impresa abilitata a svolgere azioni di controllo, di verifica sia del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economico, sia della progettazione esecutiva.

26mila979euro e 76centesimi che finiranno – della serie non fanno cadere una mollica di pane a terra nonostante i loro impieghi d’oro nella pubblica amministrazione – proprio alla Sintec della moglie di Davide Ferriello, della moglie di Vincenzo Brandi, del fratello di Ferdinando Fisciano.

Quindi la Sintec di Ferriello controlla l’operato di Laura Alfano e qui il riferimento al leggendario acquaiuolo a cui andava domandato se la sua acqua fosse fresca diventa assolutamente d’obbligo

 Ma si può andare avanti così al Comune di Aversa? Ma che fa il sindaco Matacena, l’assessore Sagliocco? Dormono in piedi? Noi siamo pronti a intervistarli entrambi e quando vogliono loro e in ogni sede che desiderano e lo stesso discorso vale per la dirigente dell’ufficio tecnico comunale Danila D’Angelo e per questo campionissimo Leopoldo Graziano.

Incredibile ma vero: riusciamo ancora ad indignarci ma questa terra è veramente uno schifo. Questi fanno una gara vinta da una società, la quale a monte ha designato nella sua squadra un ingegnere appartenente al circuito di Davide Ferriello “maestro d’arte” di Leopoldo Graziano

Successivamente lo stesso Graziano insieme a Danila D’Angelo affidano alla Sintec di Ferriello il controllo di quello che fa e che farà al stessa Laura Alfano.

Ma cos’altro bisogna che succeda perché quantomeno la politica aversana intervenga per riportare almeno ad un livello di decenza in questo ufficio tecnico? Ma perché questo possa accadere occorre che la politica possegga valori in grado di piantare un cuneo nel cuore di queste prassi. Se la politica, invece, considera tutto ciò normale e magari si arrabbia solo perché non contribuisce in quota parte a certe operazioni, allora al massimo ci potrà essere un aggiustamento, un cazziatone della serie “che ci sta per me?” ma nulla mai cambierà

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA