AVERSA. Una lettera anonima fa saltare il banco: gli uffici del comune non hanno mai risposto alle formali domande sugli abusi edilizi e sulle presunte illegalità nell’area di proprietà di Giovanni Lama e con quel Domenico Lama…

5 Giugno 2021 - 13:13

Tra SCIA commerciali più o meno fantomatiche, tra ordinanze di abbattimento passate in cavalleria, il sistematico silenzio dell’ufficio tecnico e del SUAP. Il comandante “si era messo a posto” l’anno scorso, ma ora l’arrivo di una clamorosa lettera anonima, lo ha indotto a vuotare il sacco e a mettere nero su bianco di non aver avuto mai alcun riscontro alle note ufficiali da lui spedite

 

AVERSA (Gianluigi Guarino) Non abbiamo constatato con i nostri occhi quello che succedeva e quello che succede ancora nell’area prospiciente a via Giuseppe Savoia, di proprietà del signor Giovanni Lama. Non sappiamo neppure chi sia questo signor Giovanni Lama, nè possiamo azzardare ipotesi di certificazione della sua identità, collegandola alla rinomata famiglia che da decenni esercita il suo potere, nel modo e nelle forme determinati dalla propria specialissima sensibilità culturale, tra Borgo e dintorni.

Neppure possiamo collegare queste generalità a quelle di un professionista, noto ad Aversa, dato che molto probabilmente non si tratta della stessa persona.

Inoltre, non sappiamo neppure chi sia Domenico Lama che in quell’area ha svolto, e forse svolge ancora, un’attività commerciale per la quale ha subito, il 29 maggio del 2020, un controllo, da parte dei vigili urbani di Aversa, finalizzato ad accertare se quelle attività di esercizio commerciale fossero o meno legali.

Continuando l’elenco dei nostri “non sappiamo“, questo stato di “incoscienza burocratico-documentale” che ci annebbia il cervello, si estende anche ai contenuti di una lettera anonima firmata da un fantomatico comitato per la legalità, il quale, in un esposto, inviato tra gli altri anche ad alcuni vigili urbani di Aversa, ha denunciato presunti traffici illeciti che si consumerebbero proprio nell’area in questione.

Nella lettera anonima non si fa riferimento ad un Lama in particolare, ma si dice solamente che quello è un terreno “appartenente ai Lama“.

E veniamo invece alle cose che sappiamo, che abbiamo appreso documentalmente, leggendo ciò che il comandante dei vigili urbani di Aversa Stefano Guarino, che, ricordiamo è anche un dirigente del comune, ha messo nero su bianco, lo scorso 13 aprile, cioè circa un mese e mezzo fa, ponendo dei problemi molto seri al sindaco Alfonso Golia e all’assessore alle attività produttive Mario De Michele.

Il mio semi omonimo, quando ha preso visione della lettera anonima, in cui si parla addirittura di discariche abusive, di mazzette e infine di una ancor più presunta relazione tra l’attività di questa area mercatale di via Giuseppe Savoia e la mancata riapertura del mercato ortofrutticolo, i cui lavori sarebbero artatamente rallentati per favorire il congiunto di un amministratore comunale (insomma cose piuttosto inquietanti), ha pensato bene di cautelarsi andando a rispolverare un dossier di cui si era occupato già nella primavera 2020, quando, anche sulla scorta di precedenti visite di accertamento, operate dai carabinieri della stazione della città normanna, aveva messo in opera i vigili urbani. 

Ciò era accaduto, precisamente, il 29 maggio 2020 quando, come scrive lui stesso in uno dei documenti allegati alla lettera spedita al sindaco Golia e all’assessore De Michele, i vigili urbani avevano chiesto a Domenico Lama di esibire la documentazione che comprovasse la regolarità e anche la legalità delle attività commerciali esercitate in quell’area. Di fronte a questa istanza, Domenico Lama esibiva una SCIA commerciale che però non aveva convinto granchè i vigili, visto che lo stesso loro interlocutore non era stato, invece, in grado di presentare la fondamentale documentazione sanitaria. 

Da qui la lettera scritta dal comandante Stefano Guarino allo Sportello Unico per le Attività Produttive o SUAP che dir si voglia, nella stessa giornata del 29 maggio 2020, in modo da poter riscontrare l’autenticità di quella SCIA commerciale esibita.

Fin qui stiamo dentro ad una procedura standard. Guarino, il furbacchione, lo diciamo simpaticamente, non è più intervenuto sulla questione. Magari uno è portato a pensare che il SUAP gli abbia risposto dicendo che, sì, quelle persone non erano proprio completamente a posto con i documenti, erano sanzionabili, meritavano il provvedimento di sospensione della loro attività scattato a loro carico, ma che comunque il titolo, almeno quello, cioè la SCIA commerciale, era regolare, del tutto legittima.

No, non è andata così. D’altronde Stefano Guarino si muove quando teme per se stesso. E non sbaglia mai. Fidatevi di noi che lo raccontiamo da almeno 10 anni e che pur non avendoci mai parlato in vita nostra, abbiamo imparato a conoscerlo molto bene, studiando, soprattutto attraverso gli atti amministrativi erogati, le sue mosse. Quando ha letto la lettera anonima, l’ha acquisita formalmente. Mentre noi oggi confessiamo, come abbiamo scritto prima, la nostra “incoscienza burocratico-documentale” che non ci consente di esprimere valutazioni sulle verità o quantomeno sulle verosimiglianze estraibili dalla missiva anonima, il comandante, invece, che su queste vicende, evidentemente, non versa nello stesso stato di incoscienza, l’ha considerata una cosa molto seria e anche pericolosa.

Quel dossier sulle attività di Domenico Lama e di altre due persone i cui nomi non vengono rivelati, svolte nella proprietà di Giovanni Lama, era stato evidentemente messo a dormire.

Ora, può anche darsi che l’estensore e gli estensori della lettera anonima abbiano degli interessi a far venire fuori la storia delle attività che si svolgono nei pressi di via Giuseppe Savoia.

Ma, tutto sommato, non è questo il punto più importante da stabilire. Una notizia di reato è una notizia di reato e il processo all’intenzione e l’analisi della ragion d’essere di una denuncia, possono diventare materia di approfondimento giudiziario in una fase successiva, cioè dopo aver stabilito se rispetto a quella notitia criminis esistono le condizioni per avviare un’indagine volta ad accertare se siano stati compiuti o meno dei reati.

Al riguardo, nulla possiamo aggiungere perchè nulla, a differenza del comandante Stefano Guarino, sappiamo, se non quello che affiora superficialmente dall’evidenza letterale della missiva anonima, su ciò che è successo nel “Lama commerce” dal giorno in cui, da quel 29 maggio 2020, il comandante Stefano Guarino chiese al SUAP lumi sull’autenticità della SCIA commerciale.

Cosa ha indotto, insomma, il comandante a ritornare sulla questione? Naturalmente la lettera anonima. Siccome Stefano Guarino, stavolta a differenza di CasertaCe che possiede per il momento pochi elementi per pronunciarsi, sa bene che le attività svoltesi e forse ancora svolte in quell’area, sono quantomeno sospette e hanno meritato un provvedimento di sospensione, non sappiamo fino a che punto rispettato, si è dovuto muovere per forza, non essendo improbabile che la stessa lettera anonima sia arrivata sulle scrivanie della locale procura della repubblica.

E così come si è cautelato il 29 maggio 2020, quando ha scritto al SUAP, si è ri-cautelato oggi con la lettera del 13 aprile scorso, cioè del 13 aprile 2021. In verità, ha fatto un pò di casino perchè ha scritto male le date, visto che è del tutto evidente la circostanza che almeno due comunicazioni su tre che corrispondono ad altrettanti atti formali da lui compiuti in quanto comandante dei vigili urbani e dirigente del comune di Aversa, non riguardano eventi degli ultimi giorni, ma di un anno fa.

Nella lettera, il cui testo integrale pubblichiamo in calce, trattenendo per ovvi motivi, il testo della missiva anonima, si fa, dunque, riferimento a tre date del 2021. Ma siccome non si può scrivere una lettera il 13 aprile di un anno che comunica qualcosa avvenuto nel futuro, cioè il 29 maggio 2021, è chiaro che quella data coincida con l’intervento dei vigili al cospetto del signor Domenico Lama, e con la succitata richiesta formulata al SUAP.

Al di là di questo, Stefano Guarino scrive, lo scorso 13 aprile, una cosa, a nostro avviso, molto grave, rispetto alla quale occorrerebbe porsi delle domande sulla correttezza dei comportamenti dell’ufficio tecnico comunale e anche del SUAP.

Guarino cita la sua “Nota del 13/4/2021″ (errore, in realtà è 13 aprile 2020) affermando che essere è “rimasta senza seguito”. E qui fa confusione perchè la comunicazione che, a suo tempo, lui spedì agli uffici del comune di Aversa e dalla quale poi è scaturita l’attività attuata dai vigili urbani il 29 maggio successivo al cospetto e in contraddittorio al signor Domenico Lama, recava la data del 9 aprile 2020. Siccome risulta chiaro dal protocollo che la lettera spedita al sindaco e all’assessore De Michele reca proprio la data del 13 aprile 2021, è evidente che a Guarino forse, al di là della sua velocità di pensiero per capire quando è il momento di cautelarsi, un periodo di riposo non farebbe male.

Perchè questa sua lettera, dal punto di vista dell’esposizione, è un vero e proprio inguacchio.

Andiamo appresso: “Nota del 29/05/2021 rimasta senza seguito“. E qui dubbi non ce ne sono, perchè si fa riferimento ad una data che, lo scorso 13 aprile, giorno in cui Guarino ha protocollato la lettera spedita a Golia e a De Michele, non era ancora arrivata. Per cui, non è in discussione il fatto che Guarino si riferisca alla nota, mandata al SUAP, il 29 maggio 2020 e non il 29 maggio 2021, come erroneamente riportato dal comandante, per avere un responso sulla SCIA commerciale consegnatagli da Domenico Lama. Ed ecco il primo fatto grave. Assodato che quella istanza sia rimasta senza seguito perchè lo scrive esplicitamente Guarino, si può sapere per quali motivi i signori del SUAP non abbiano ritenuto di dover trasmettere questa informazione, dato che da essa dipendeva anche una possibile attività di indagine, finalizzata ad accertare l’esistenza di reati penali?

L’effetto è quello di un’omissione, poi se questa sia collegata ad una causa volontaria o involontaria, a motivi di forza maggiore, qui incrociamo il confine entro il quale si svolge l’esercizio dell’attività del nostro giornalismo d’inchiesta. Al di là di questo confine, c’è eventualmente, l’opera degli organi della polizia giudiziaria.

Terzo ed ultimo riferimento documentale di Stefano Guarino: “Nota dell’1/04/2021 allo stato non riscontrata“. Stavolta, però Guarino spiega pure i contenuti della nota: “(…) con la quale si richiedevano al competente Dirigente dell’Ufficio Tecnico informazioni in merito all’ordinanza di demolizione a seguito dell’informativa per violazioni edilizie 6/2020, risalente al maggio 2020“.

Qui probabilmente il discorso del 2021 è possibile, visto e considerato che i provvedimenti di abbattimento sono legati a date precisamente esposte da Guarino, a partire da quella del maggio 2020. Per cui, difficile ritenere che possa essere stato chiesto conto agli uffici del comune di Aversa, il giorno primo aprile 2020, di cose legate a fatti accaduti un mese dopo.

Guardate, a noi non stupisce tutto quello che faticosamente abbiamo ricostruito e raccontato. Aversa è una città ed è un comune della provincia di Caserta, cioè di un territorio in cui la legge viene sistematicamente e a questo punto viene da dire sistemicamente violata.

Al mio semi omonimo chiedo una sola cosa: scusi comandante, quando lei si è reso conto di non aver ricevuto alcuna risposta sul titolo di abbattimento per violazione edilizia e sull’autenticità della SCIA commerciale esibita dal signor Domenico Lama, per quale motivo ci ha impiegato un anno per ritornare su questa cosa? E ancora, per quale motivo, facendo valere i suoi poteri che sono anche quelli di polizia giudiziaria, non ha preteso, scrivendo una seconda lettera e magari, in reiterata assenza di risposta, recandosi di persona negli uffici della procura della repubblica, di ricevere le informazioni e le spiegazioni formalmente domandate? E come mai lei ha rispolverato questa sua attività, solo oggi, manco a dirlo, subito dopo aver letto le molte cose inquietanti scritte all’interno della lettera anonima, peraltro spedendo al sindaco una missiva in cui fa una incredibile confusione sulle date e sulle sequenze cronologiche dei vari fatti? 

Noi 7, 8 anni fa scrivevamo di Stefano Guarino, come di lui continuiamo a scrivere oggi. Per cui, le risposte a queste domande le conosciamo benissimo, però è un nostro punto di vista e siccome siamo gente seria, i quesiti appena posti li rimandiamo a chi magari ha più strumenti di noi per verificare come siano andate e come stiano andando veramente le cose intorno alle attività che si svolgono in quest’area di via Giuseppe Savoia, su eventuali connessioni con la mancata rispertura del mercato ortofrutticolo e sugli eventuali interessi di qualche imprenditore congiunto di amministratori comunali.

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