Badante casertano uccide anziana per soldi. In aula la fidanzata: “Era agitato la notte del delitto. E sul prestito…”

7 Maggio 2025 - 09:49

MONDRAGONE – Nuovi dettagli emergono dal processo per l’omicidio di Anastasia Spiniello, la donna trovata senza vita nel dicembre 2018 a Mondragone. Ieri, davanti alla Corte d’Assise, ha testimoniato l’ex fidanzata dell’imputato, Mario Cristiano, portando alla luce momenti cruciali della sera in cui sarebbe avvenuto il delitto.

Secondo quanto raccontato dalla donna, Cristiano appariva particolarmente agitato quella sera. Le avrebbe detto chiaramente che il giorno dopo non sarebbe riuscito ad accompagnare il figlio a scuola perché “Anastasia era morta”, uccisa con un colpo alla testa sferrato con una spranga di ferro.

Una frase shock, pronunciata – secondo la testimone – senza troppi dettagli, se non che doveva recarsi “alle sei del mattino” a casa della vittima. Nessuna spiegazione in più.

Durante l’udienza, il pubblico ministero Simona Faga ha sollevato una questione di date: la testimone aveva infatti indicato il 17 dicembre come giorno dell’episodio, ma i fatti accertati parlano del 18 dicembre come data dell’omicidio, con il corpo scoperto il giorno seguente.

Si è parlato anche di un prestito che Cristiano stava cercando di ottenere per Anastasia, apparentemente collegato a un debito con soggetti di Giugliano. La testimone ha ammesso di non sapere nulla al riguardo all’epoca e di aver scoperto solo successivamente che Anastasia viveva a Mondragone, mentre Cristiano le aveva detto che abitava ad Aversa.

Riguardo alla loro relazione, la donna ha tracciato il profilo di un uomo instabile: Mario Cristiano si era trasferito a casa sua, ma era spesso assente, cambiava lavoro di continuo e, soprattutto, aveva una dipendenza seria dal gioco.