Barbiere ucciso. “Ho difeso mio figlio”, confessa il padre del 27enne con cui aveva litigato

6 Novembre 2022 - 13:05

CASTEL VOLTURNO – E’ stata ricostruita una prima dinamica del delitto di Luigi Izzo, barbiere di 38 anni, ucciso nella notte a Castel Volturno. L’uomo stava tornando a casa con la moglie quando nei pressi del cancello d’ingresso di casa, è stato raggiunto dal 27enne, Roberto M., con il quale aveva discusso in precedenza, davanti al bar di via Roma, e dal papà di quest’ultimo, Alessandro M., 53 anni, castellano.

Il genitore è sceso dall’auto e dopo un diverbio, ha colpito il 38enne almeno 4 volte, usando un coltello da cucina che aveva preso a casa.

Il delitto si sarebbe consumato per una ripicca nei confronti del fratello della vittima, Orlando che nella notte di sabato aveva discusso con il 27enne Roberto all’esterno del bar di via Roma. Sono volati calci, pugni, spintoni. Durante la discussione è sopraggiunta la vittima, Luigi Izzo, con l’intento di riportare la calma, portando via il fratello. E questo ha scatenato la furia omicida.

Da quel momento in poi Roberto e Alessandro, avvisato dal figlio dell’accaduto, si mettono alla ricerca di Orlando, ma sapendo solo dove abitava Luigi, vanno sotto casa di quest’ultimo, dove si consuma il delitto. Il barbiere 38enne ha provato a fuggire ma è stato raggiunto e pugnalato alla schiena, dopo i primi fendenti all’addome, morendo tra le urla disperate della moglie. Alessandro e Roberto M. fuggono ma poi i due vengono individuati e portati in caserma.

Il 53enne avrebbe ammesso le sue responsabilità: doveva “difendere mio figlio“. Il magistrato ha disposto il fermo per entrambi: sono stati condotti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il 27enne Roberto è sposato e ha due figli. La vittima, invece, lascia tre figli.