Cadde da un’impalcatura e morì. Chieste due condanne e un’assoluzione. TUTTI I NOMI

27 Settembre 2019 - 17:09

SANTA MARIA CAPUA VETERE / CALVI RISORTA – (Tina Palomba) Il pubblico ministero Di Vico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, questa mattina,  dinanzi al gup Dassi  ha chiesto due condanne e un’assoluzione per omicidio colposo per  la morte di un operaio, avvenuta a Calvi Risorta, il 23 marzo del 2011. Giuseppe Valletta, originario di Santa Maria Capua Vetere cadde da un’impalcatura nel cantiere in una palazzina privata in Via Riciolone, nei pressi della Villa Comunale della frazione Petrulo e morì dopo poche ore in ospedale.
Il pm ha chiesto la condanna a 4 anni per il titolare della ditta Domenico D’Errico di Calvi e 2 anni e 8 mesi per Antonio Bonacci di Calvi, l’assoluzione per Enza Elia (la proprietaria della casa); è stato già prosciolto, perchè estraneo ai fatti, Nicola Andriella. Si sono costituiti parte civile per la famiglia della vittima gli avvocati Mauro Iodice, Antonio Mirra e la CG.I.L. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Carlo De Stavola, Rocco Trombetti, Elisabetta Carfora. La sentenza è prevista a novembre.