CAMORRA, APPALTI & REGIONE CAMPANIA. Colpo di scena: Nicola Schiavone parlerà durante l’udienza preliminare The Queen
26 Novembre 2018 - 22:12
AVERSA – I magistrati della Dda, con il passare dei giorni e delle settimane, vanno, come si suol dire, sempre più in fiducia rispetto al contributo che il neo super pentito Nicola Schiavone, può fornire agli impianti accusatori di molti processi.
Non a caso, dopo una prima fase di deposito di atti, il figlio di Francesco Schiavone Sandokan ha cominciato a comparire in carne ed ossa anche se solo in video conferenza.
La novità del giorno è che la complicata, macchinosissima udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio di decine e decine di imputati di uno dei filoni del procedimento The Queen, quello, per intenderci, che coinvolge anche il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, probabilmente vedrà allungarsi ulteriormente i suoi tempi, già dilatati dalla richiesta, piuttosto rara nel suo genere, formulata da alcuni di questi imputati i quali hanno voluto essere ascoltati dal Gup. Ora si dovrebbe procedere con le discussioni, ma l’accusa, rappresentata in aula dal pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano, dopo aver depositato degli atti di interrogatori di Nicola Schiavone, all’interno dei quali come abbiamo scritto poco meno di un mese fa, vengono formulati rilievi importanti sui rapporti tra i clan che taluni imprenditori, a partire dai tre più noti cioè Mario Martinelli, Antonio Bretto, Pasquale Garofalo, ha chiesto che lo stesso Nicola Schiavone venga ascoltato direttamente. Il tutto per finalizzare una motifica nel senso peggiorativo, dei capi d’imputazione per alcuni imputati. ora, abbiamo dato di nuovo un’occhiatina all’ordinanza The Queen che, al tempo della sua esecuzione, rappresentò pane quotidiano per Casertace per svariati mesi, e abbiamo visto che sia per Pasquale Garofalo che per Martinelli, nel capo 30, è stata formulata già l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico ai sensi dell’articolo 416 bis, oltre a tutta un’altra serie di capi d’imputazione, collegati a gare d’appalto celebrate in vari comuni della provincia di Caserta e, secondo i magistrati inquirenti, turbate in conseguenza di un’attività di corruzione nei confronti di politici e di dirigenti degli uffici tecnici. Tutti capi d’imputazione aggravati dall’articolo 7. Per quanto riguarda Bretto ci sembra di non aver visto un’accusa di 416 bis.
Insomma, previsioni precise su quello che Nicola Schiavone dirà, qualora la sua testimonianza fosse ammessa, non se ne possono fare. Si può dire solo che, con ogni probabilità, le sue dichiarazioni serviranno al pm per consolidare e rafforzare le accuse più gravi, formulate nei confronti degli imprenditori di Casal di Principe e San Cipriano di cui Nicola Schiavone ha già parlato.