CAMORRA E PUBBLICITÀ. Perquisizioni a tappeto, i contratti con Jambo che “scompaiono” e la persona che si pente subito davanti agli inquirenti

28 Settembre 2019 - 12:53

Nel 2016, l’intera organizzazione delle società attraverso cui il clan dei Casalesi controllava gli impianti stradali della pubblicità, subì una pesante perquisizione, terminata con diversi sequestri di documenti che attestavano molte cose importanti: la fisica presenza del boss Mario Iavarazzo nel settore degli impianti pubblicitari; la relazione antica, intensa e stabilmente strutturata tra lo stesso Iavarazzo e Armando Aprile, che fino ad allora era stato, almeno ufficialmente, una faccia pulita, un incensurato senza macchia.

I finanzieri, perché se non ricordiamo male sono state le Fiamme Gialle a compiere le perquisizioni, sequestrarono centinaia di contratti cui affiorano i nomi di clienti conosciutissimi, di aziende commerciali dell’agro aversano e del resto della Provincia, che andavano e vanno ancora per la maggiore.

In quell’attività di indagine, sviluppatasi tra fine maggio e inizio giugno di tre anni fa, ci sono anche tanti interrogatori a cui tutti gli indagati venivano sottoposti.

Come potrete leggere nello stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo in calce, tutti si scambiano delle sensazioni, ma è sempre Mario Iavarazzo, dall’alto (si fa per dire) della sua lunga esperienza di pregiudicato, a formulare previsioni, a cogliere, attraverso una domanda postagli da chi lo interrogava, il segno su quella che avrebbe potuto essere l’evoluzione dell’indagine.

Mario Iavarazzo, ma anche suo fratello, si sentono tranquillizzati dal fatto che l’attività di perquisizione non è stata accompagnata da sequestri di beni materiali o di danaro, attinto dai conti correnti.

Se questo fosse accaduto, fa notare Iavarazzo, allora il fatto sarebbe stato grave, presagio di ulteriori sviluppi ancor più nefasti per la causa di queste società.

E invece, probabilmente, certi sequestri non furono fatti di proposito, allo scopo di rendere più serene e libere quelle conversazioni telefoniche o ambientali di cui gli inquirenti già disponevano com’è del tutto evidente dal citato stralcio da noi pubblicato.

Ma l’aspetto più significativo di questi passaggi è costituito dalla reazione che uno degli indagati, cioè Nicola Sabatino, esprime.

Si tratta di un soggetto che ha ereditato l’idea di far soldi con gli impianti pubblicitari da suo padre. In un primo tempo, questo racconta agli inquirenti durante l’interrogatorio, riteneva di aver stipulato un buon accordo con Michele Iavarazzo, fratello di Mario, che gli concedeva di gestire in proprio una fetta importante degli impianti che comunque restavano di proprietà degli stessi Iavarazzo e Aprile.

Come si dice in dialetto, Nicola Sabatino fu mandato “a comprare il sale”.

Nel senso che questa gestione non gli fu data e solo di fronte alle sue proteste, legate anche ad una condizione che lo costringeva, per sopravvivere, a fare l’operaio in un’area di servizio per carburanti, uno dei fratelli Iavarazzo gli consegnò i documenti della società da gestire.

Ma evidentemente il clima era cambiato.

Nicola Sabatino nutriva timore e per questo si recò direttamente da Mario Iavarazzo per rinunciare al suo incarico, in quanto, così gli disse, aveva intenzione di partecipare a un concorso per arruolarsi nelle Forze dell’Ordine.

Un altro passaggio importante riguarda il Jambo. Commentando le perquisizioni, Mario Iavarazzo esclama: “Menomale che non hanno trovato i contratti del Jambo!”.

Dunque, il boss si rendeva ben conto di quale fosse il livello di gravità di una relazione tra il centro commerciale e il clan dei Casalesi nonostante il primo fosse governato da distrattissimi amministratori giudiziari.

 

 

 

LO STRALCIO D’ORDINANZA:

E’ utile qui riportare in dettaglio gli esiti delle perquisizioni e sequestri eseguiti nel maggio 2016 come descritti nel paragrafo 11 della richiesta del Pm ed i commenti captati degli indagati all’esito delle stesse perquisizioni .

Come già detto, sulla scorta delle attività tecniche sopra riportate, con provvedimento del 26.05.2016 (All. 34), venivano disposte attività di perquisizione locale (con contestuale notifica di informazione di garanzia)  eseguite  in data 31/5/2016 e 3/6/2016 nei confronti di Iavarazzo Mario, Sabatino Nicola, Iavarazzo Francesco, Ferraro Domenico, Aprile Armando, Manno Antonio.

Gli esiti di tali attività di riscontro consentivano la raccolta di documenti che confermavano l’attualità dei rapporti in essere tra Iavarazzo Mario e Ferraro Domenico ma, sopratutto, i rapporti sussistenti tra il primo ed Aprile Armando.

Si rinveniva copiosa documentazione, poi sequestrata e/o acquisita in copia, che confermava i rapporti storici tra Aprile Armando e Iavarazzo Mario, mediante società a loro riconducibili, rapporti sussistenti almeno sin dal 2009 (cfr. documentazione acquisita presso uffici BLUINK S.r.l. e NIKOL S.r.l. in data 07.06.2016).

 

Ancora, si rinvenivano elenchi e fatture di clienti dai quali emergeva un notevolissimo volume di affari sia per la quantità di impianti pubblicitari, sia per l’entità dei lavori.

 

Dall’esame complessivo della documentazione emergevano anche anche i principali territori dell’agro Aversano e dintorni,  ove risultano tuttora esistenti impianti in uso o riconducibili all’attività di Mario IAVARAZZO ( cfr pag 159 della richiesta)

Emergeva, anche, la disponibilità da parte di Iavarazzo di numerosi impianti pubblicitari dislocati in gran parte in zona agro aversano (cfr. documentazione acquisita e/o sequestrata a FERRARO Domenico in data 31.05.2016 ed a APRILE Armando in data 07.06.2016).

Nel corso delle perquisizioni veniva sequestrata copiosa documentazione attestante il numero degli impianti gestiti dalle società di Iavarazzo Mario (Publione S.r.l. e ADV Comunication S.r.l.) , nonché le liste degli impianti corredate da numerose fotografie riproducenti gli stessi e la loro ubicazione.

Ed invero dal materiale informatico sottoposto a sequestro emergeva, tra l’altro, anche l’elenco di impianti pubblicitari dislocati al di fuori del territorio agro aversano (data file 02.03.2009 – nome file: elenco poster 6×3 Napoli e Provincia[1]) era costituito da ben  144 progressivi con l’indicazione dei Comuni con l’ubicazione del poster (indirizzo o presso vicino strutture commerciali- si rimanda alla pag 160 della richiesta del PM).

l file, essendo datato 2.3.2009, appare ragionevolmente riferibile agli impianti gestiti da IAVARAZZO Mario attraverso la impresa  PUBBLIONE di Solipago Lucia, come più volte detto, da patto criminale con altri affiliati del clan dei casalesi.

Si confermava che Iavarazzo dopo la scarcerazione aveva continuato ad operare dapprima i suoi fratelli Michele e Francesco; poi SABATINO Nicola ed ESPOSITO Gennaro; infine FERRARO Domenico e DRAPPELLO Luigi.

 

Sabatino Nicola in particolare, rendeva dichiarazioni spontanee in cui ammetteva il proprio ruolo e svelava quanto accaduto[2].

 

Si aveva, poi,  modo di acquisire documentazione attestante il più recente accordo stipulato con APRILE Armando per la gestione di molti dei suoi impianti pubblicitari dislocati sul territorio. Anche i rapporti commerciali di IAVARAZZO Mario con il centro commerciale JAMBO di Trentola Ducenta, trovavano ampio riscontro nel corso della perquisizione Dal 2016, così come emerge anche dalle attività tecniche, si aveva la conferma dell’utilizzo di società nella disponibilità di APRILE Armando per la gestione degli impianti di IAVARAZZO Mario. Risultavano poi confermati i rapporti storici di IAVARAZZO Mario con gli affiliati al clan per la gestione della pubblicità: tra questi utlimo figurano MANNO Giuseppe e BORRATA Silvio , già condannati stati condannati per illeciti proprio nel settore economico della pubblicità.

Anche MANNO Antonio e MANNO Gaetano infatti rendevano spontanee dichiarazioni in sede di perquisizione e confermavano i rapporti commerciali coi fratelli IAVARAZZO , anche se escludevano rapporti diretti con IAVARAZZO Mario, svelati invece dalle intercettazioni.[3]

A seguito dell’esecuzione delle prime perquisizioni delegate venivano intercettate importanti conversazioni.

 

IAVARAZZO Mario commentava gli esiti delle perquisizioni con i fratelli, in particolare con IAVARAZZOFrancesco, con il quale organizzava una serie di azioni di contrasto alle investigazioni, da effettuarsi proprio per eludere queste ultime: i due, quindi, convenivano di verificare l’esito della perquisizione nei confronti di SABATINO Nicola e le eventuali dichiarazioni che questi avrebbe potutorendere alla P.G. (cfr. infra progr.949 del 30.5.2016).

IAVARAZZO Mario, avendo letto il contenuto del decreto di perquisizione con i riferimenti della sua attività con il centro commerciale JAMBO, affermava di avere avuto fortuna nel non essere più riuscito a rinnovare i contratti con la citata struttura commerciale mediante l’utilizzo delle sue società(Testualmente: “…. fortunatamente che non abbiamo fatto nessun contratto con il JAMBO se no …inc………”).

In effetti, dalla documentazione sequestrata a SABATINO Nicola venivano rinvenuti, altresì, copia di contratti di noleggio impianti tra la ADV Comunication S.r.l. e la CIS MERIDIONALE S.r.l. per l’anno 2016 (bozza contratto 01/16 e 02/16), stipulati tra gli stessi parters commeriali ma non più sotto la denominazione di  PUBLIONE S.r.l…

 

 

La documentazione  riscontra quanto emerso dalle intercettazioni tra presenti, effettuate nei confronti di IAVARAZZO Mario: ossia l’accordo commerciale di iavarazzo con APRILE Armando che si sarebbe “fatto carico” e avrebbe gestito l’intero compendio aziendale di IAVARAZZO Mario (in sostanza si tratta degli impianti pubblicitari dislocati sul territorio) mediante sua società, versando ai IAVARAZZO una somma mensile.

Nel corso della perquisizione effettuata proprio nei confronti di APRILE Armando, veniva rinvenuto il contratto – questa volta sottoscritto – per l’utilizzo di impianti pubblicitari datato 7.1.2016 tra la ADV Comunication S.r.l. e la SPM S.r.l. per ‘intero anno 2016”.

 

Si riporta la conversazione tra presente di interesse:

 

Conversazione tra presenti Sessione 310 progressivo 949 del 30.05.2016 ore 11.24 – decreto 2664/15 R.I.T.

Trascrizione sessione 310 progressivo 949 del 30.05.2016 delle ore 11.24.21

Attivazione effettuata a seguito perquisizione eseguita in data 30.05.2016 dal personale di quest’Ufficio.

Come da ripresa video all’interno dell’abitazione sono presenti, Iavarazzo Mario, la moglie Corvino Cecilia, la madre Corvino Finizia ed il fratello Iavarazzo Francesco, quest’ultimo giunto da pochi minuti.

Come da ripresa video Iavarazzo Mario e Iavarazzo Francesco escono dall’abitazione e si allontanano a bordo dell’autovettura Fiat Panda targata EZ901ME.

 

Pos. 1.15

Iavarazzo Mario fa riferimento ad una persona che dovrà vedere riguardo un contratto, non specificato, che deve fare il fratello Francesco. Inoltre, gli astanti, fanno riferimento ad una società non indicata e ad un tale Nunzio, ma a causa dei rumori circostanti non si comprende la conversazione.

 

Pos. 3.01

Iavarazzo Mario riferisce al fratello Francesco che c’era l’autovettura “Bravo 493”, riguardo alla perquisizione operata presso la sua abitazione.

 

Pos. 4.29

Gli astanti accedono all’interno di un bar. Inizia una conversazione tra Iavarazzo Mario ed il fratello Francesco che non si comprende a causa delle voci in lontananza e dei rumori circostanti.

 

Iavarazzo Mario = …inc… Nicola … a casa sua …

Iavarazzo Francesco = chi Nicola?

Iavarazzo Mario = Sabatino …

Iavarazzo Francesco = …inc…

Iavarazzo Mario = hanno fatto la perquisizione a lui …inc… si sapeva che prima o poi arrivava giusto? …inc… che io tramite i miei interlocutori tu e Nicola avrei continuato a fare questo fatto qua …inc… fortunatamente che non abbiamo fatto nessun contratto con il Jambo se no …inc…

Iavarazzo Francesco = eh!

Iavarazzo Mario = …inc… stiamo cercando di riprendere i rapporti …. io ci spiego i rapporti con i contratti …

Iavarazzo Francesco = …inc…

Iavarazzo Mario = hai capito? …inc…

Iavarazzo Francesco = interlocutori …inc…

Iavarazzo Mario = tu, “l’uomo sporco” (?) Gennaro e basta …

Iavarazzo Mario = mò Nicola se hanno fatto questa perquisizione … lui le carte le teneva là … della società … vai a vedere un pò Nicola cos’ha detto e cos’hanno detto lo vai a prendere un poco capito?

Iavarazzo Francesco = mò passo sotto al distributore e vado a vedere s’è sceso a lavorare …

Iavarazzo Mario = a quello l’hanno fatto prima!

Iavarazzo Francesco = che dici te l’ho devi prendere il caffè?

Iavarazzo Mario = non diciamo niente a Mimmo (Ferraro n.d.r.),se no Mimmo ce ne fa fuggire …

Iavarazzo Francesco = no no …inc…

Iavarazzo Mario = mi credi? io glielo detto pure al Comandante, gli ho detto: Comandà …inc… diciamo che …inc… qual’ è il problema non dobbiamo lavorare? ma che dobbiamo fare gli ho detto … che c’azzecca la camorra in mezzo ai contratti in mezzo a queste cose …

Iavarazzo Francesco = …inc…

Iavarazzo Mario = …inc…

Iavarazzo Francesco = qua sopra sta scritto

Iavarazzo Mario = sta scritto maaa …

Iavarazzo Francesco = …inc… e quando avete …inc… “schiavone” (?) …inc… acasa di questi …inc…

Iavarazzo Mario = …inc… no vabbuò ma non è …

Iavarazzo Francesco = ma la scheda tua la tengo intestata io!

Iavarazzo Mario = la scheda mia? no no

Iavarazzo Francesco = la scheda che tieni tu?

Iavarazzo Mario = no no

Iavarazzo Francesco = manco io la tengo …inc…

Iavarazzo Mario = la scheda mia sta intestata a me ho fatto io il contratto con la tre (H3G n.d.r.)

Iavarazzo Francesco = no, la sta facendo questo ha detto … quella là … di quell’altro numero …

Iavarazzo Mario = …inc… sempre ad un ragazzo di “vico” (Villa Literno n.d.r.)

Iavarazzo Francesco = sicuro Mario?

si accavallano le voci, conversazione incomprensibile.

Iavarazzo Mario = …inc… la frequentazione …inc… le telefonate tu con …inc… tu e la casa … fino a qua ci siamo, cioè loro dicono che tramite te, tramite lui, …inc…

Iavarazzo Francesco = …inc… mo siamo arrivati alle e-mail, capito? alle e-mail: Gennaro, Gennaro, Gennaro … si accavallano le voci …

Iavarazzo Mario = no vabbè non è solo questo …

Iavarazzo Francesco = e lo so, però hai capito ma mò la casa come … come … dopo lo devo andare a trovare all’ospedale (?) lo sappiamo cosa stiamo facendo, noi lo sappiamo che non stiamo facendo niente eh …

Iavarazzo Mario = …inc… Nicola?

Iavarazzo Francesco = spero che non ci siano and … no ma se no mi arrivava la telefonata a casa …

Iavarazzo Mario = no a casa tua no!

Iavarazzo Francesco = mi arrivava la telefonata …

Iavarazzo Mario = mandaci un attimo un messaggio …

Iavarazzo Francesco = a Nicola?

Iavarazzo Mario = eh! digli: dove stai?

Iavarazzo Mario = da Peppe non ci sono andati eh? (?)

Iavarazzo Francesco = il fatto che hanno fatto sto collegamento … sto fatto che hanno fatto il collegamento … sto fatto che hanno fatto il collegamento con Gennaro e …inc…

Iavarazzo Mario = no perché Sabatino Nicola …inc… (legge il provvedimento) ha cercato di avere rapporti con il clan … per continuare i rapporti che teneva Iavarazzo, non l’avuti! non l’avuti più! fortunatamente … eh?

Iavarazzo Francesco = fortunatamente …

Iavarazzo Mario = eh! a questo solo fanno riferimento, dice a lui e te, dice che tramite te e quello per quanto riguarda accertamenti (?) per avere questi contratti …inc… che ci sta di male fammi capire? …inc… in “faccia” a te o in “faccia” a me …inc… posso fare, da mò che l’avrei fatto … fammi capire …inc…

Iavarazzo Mario continua a parlare della sua posizione giudiziaria.

 

Pos. 10.50

Iavarazzo Mario = io lo sapevo che dovevano arrivare … lo sapevo prima o poi … diciamo che è arrivata nel modo più … più soft …

Gennaro Esposito (?) = eh ma è strano … un poco strano … non so la dinamica ma è un poco str … s’interrompe la registrazione …

 

I commenti dell’esito delle perquisizioni proseguivano anche alla presenza di ESPOSITO Gennaro:

 Conversazione tra presenti Sessione 310 progressivo 961 del 30.05.2016 ore 11.35 – decreto 2664/15 R.I.T.

Trascrizione sessione 310 progressivo 961 del 30.05.2016 delle ore 11.35.21

Attivazione effettuata a seguito perquisizione eseguita in data 30.05.2016 dal personale di quest’Ufficio.

Iavarazzo Mario si trova unitamente al fratello Francesco ed a Esposito Gennaro.

La conversazione tra gli astanti verte sulla notifica dei provvedimenti che hanno ricevuto Iavarazzo Mario ed il fratello Francesco e sulle modalità delle perquisizioni eseguite in data 30.05.2016 dal personale di quest’Ufficio.

 

Pos. 02.57

Esposito Gennaro = eh vabbuò …

Iavarazzo Mario = non aver paura …

Esposito Gennaro = vabbuò …

Iavarazzo Mario = c’hai mandato il messaggio?

Esposito Gennaro = dove stai a lavoro? non lo so non mi risponde …

Iavarazzo Mario = allora a Mimmo (Ferraro n.d.r.) non ci diciamo niente Gennà … tu poi ..inc… inquadrato non puoi essere assunto eh? …

si accavallano le voci …inc…

Iavarazzo Mario = …. ma alla fine … tu fai il grafico … o lavorari con “publione” o lavoravi … si accavallano le voci …inc…

 

Iavarazzo Francesco  interviene raccontando le fasi della perquisizione effettuata presso la sua abitazione e presso la sede della società ADV, citando Nicola Sabatino.

 

Iavarazzo Mario = …inc… mò diciamo ci dobbiamo preparare, penso che Nicola deve dire tutto quello che ci ha fatto perché ci dobbiamo trovare …inc… non e che Nicola si acchiappa come il “babà” hai capito?

Iavarazzo Francesco = tu dici che ci sta pure l’interrogatorio che ci mandano a chiamare …inc…

Iavarazzo Mario = potrebbe esserci … ma di lunedì (?) penso di no … mò vediamo l’avvocato mò che viene che dice …

Iavarazzo Francesco = …inc… Gianluca? (Corvino n.d.r.) …

Iavarazzo Mario = Gianluca sta al Comune mi ha detto che veniva prima delle due … quindi non so …

Iavarazzo francesco = volevo fare le fotocopie di quelle “carte”, vogliamo andarle a fare a qualche parte?

Iavarazzo Mario = quali “carte”?

Iavrazzo Francesco = tutte quelle che …inc…

Iavarazzo Mario = eh! le dobbiamo fare un attimo …

Iavarazzo Francesco = ha letto questo sto messaggio o no? ma questo penso che starà …inc…

? = ma questo che teneva metà cartellina giusto?

? = ma quello Michele già lo preparò …inc… si accavallano le voci …inc… fac simile …inc… poi abbiamo levato da mezzo …inc… rumori di fondo e voci in lontananza …

Iavarazzo Mario = non sono andati oltre hai capito? io penso non sono andati alla posta, non hanno bloccato i conti … non hanno fatto queste cose qua capito Gennà? questo dico …

Iavarazzo Francesco = …inc… “incatasta” …inc…

Iavarazzo Mario = se tu una cosa me la dici prima … io sto a guardare quello che stai a fare … a continuare a fare questo e quello hai capito … se non esci mai sui giornali e cose … vuol dire che è una cosa fatta …inc…

Iavarazzo Mario continua a parlare della sua posizione giuridica…

 

Pos. 07.10

Iavarazzo Francesco = …inc… Gennà ma che ce ne “fotte” stanno …inc…

Esposito Gennaro = …però voglio capire “guagliò” voglio capire …

Iavarazzo Mario = vabbuò Gennà, diciamo non è che devi stare attento se … diciamo che tu giravi intorno a loro prima … si accavallano le voci …

Iavarazzo Mario = e poi dice così il Capo (?) sta pure scritto nelle carte mie, che io diciamo prima con i miei fratelli poi con l’aiuto di Esposito Gennaro e Nicola Sabatino ho cercato di fare i contratti come li tenevo prima hai capito? …

Esposito Gennaro = però sta cosa vale per il Jambo solamente?

Iavarazzo Mario = si vale solo per il Jambo!

Iavarazzo Francesco (?) = perché quello lo disse … infatti lo disse se dobbiamo …inc… un contratto sarà grosso …inc… capito? quello lo disse …

 

Pos. 08.01

Iavarazzo Mario = il problema è un altro … poi diciamo … comunque ADV sta lavorando capito? pure SPM …

Gli astanti continuano la conversazione ponendosi delle domande riguardo la data riportata sul provvedimento in questione.

S’interrompe la registrazione.

 

 

[1] si tratta di una tabella composta da 5 colonne così intitolate nel seguente modo: “Nr.” (ovvero 144 righe); “Comune” (vi è l’indicazione del Comune); “ubicazione poster” (indirizzo o riferimento ubicazione impianto pubblicitario); “CIM” (verbatim, riportante numerazioni  a tre cifre) e “cliente” (colonna vuota)

[2]

Nel corso della perquisizione del 30.05.2016 SABATINO Nicola dichiarava spontaneamente quanto segue:

“…………….. In relazione alle operazioni compiute, alla presenza del padre e della madre, l’indagato ha inteso dichiarare spontaneamente quanto segue:———–//

“Da circa un anno, lavoro presso un’area di servizio della Sapio Group di San Marcellino, in Via Starza Larga, in qualità di operaio. Al momento questa è la mia unica occupazione. In relazione a quanto mi contestate con il decreto di perquisizione, vorrei specificare che prima di iniziare a lavorare presso il distributore di benzina, su consiglio di mio padre, decidemmo di avviare una società nel campo della pubblicità. Mio padre, avendo già lavorato in quel settore, aveva già alcuni contatti ed esperienza e per vie traverse mio padre ha conosciuto alcune persone, tra le quali IAVARAZZO Michele e IAVARAZZO Francesco e, successivamente anche IAVARAZZO Mario. Voglio specificare che al principio, gli accordi li presi con Michele e Francesco IAVARAZZO, i quali mi proposero un portafoglio clienti della loro vecchia società, che ricordo chiamarsi PUBLIONEsrl, e la gestione dei loro impianti pubblicitari che avrei dovuto gestire in piena autonomia. Il patto prevedeva di pagare nel tempo il valore commerciale degli impianti che loro avevano deciso di cedere. Tutto questo ad oggi non si è verificato, tanto è vero che ho dovuto iniziare a lavorare presso la citata area di servizio. La cartellina che avete sequestrato, contenente la documentazione della ADV Comunication, mi venne consegnata da IAVARAZZO Michele e IAVARAZZO Francesco presso i locali della Publione srl di Corso Umberto a Casal di Principe, verso fine anno 2015, solo dopo mie continue richieste di spiegazioni in merito al mancato rispetto dell’accordo stipulato, ovvero alla mancata gestione diretta da parte mia della società. Preciso inoltre che i documenti della ADV Comunication che state sequestrando recano delle firme che io disconosco, ad esempio mi riferisco al contratto di noleggio di autovettura e contratti. Solo alcuni assegni recano la mia firma che ricordo di aver apposto su indicazione di Francesco e Michele IAVARAZZO. Su mia esplicita richiesta, circa un mese e mezzo fa, ho incontrato, a Villa Literno, IAVARAZZO Mario, fratello di Francesco e Michele, al quale ho chiesto la chiusura della società in quanto era mia intenzione presentare domanda di arruolamento nelle forze dell’ordine.……”

                                                                      

 

[3]Si riportano stralci dei verbali suddetti, del 1.6.2016:

 

In data 01.06.2016 nel corso della perquisizione MANNO Antonio dichiarava spontaneamente quanto segue:

“tengo a precisare di aver conosciuto Iavarazzo Mario all’incirca nell’anno 2008 presso la sede della ESSEGI pubblicità di Cecere Eduardo ubicata in Aversa al corso Europa, all’interno della quale lavorava mio padre Manno Giuseppe in qualità di socio. Iavarazzo Mario era solito frequentare la ESSEGI e incontrarsi con Borrata Silvio, altro socio, per questioni inerenti il noleggio di impianti.

Dal 2012 circa ho frequentato la sede della PUBLIONE ubicata in via corso umberto nr.339. Ho collaborato con la predetta società e mi occupavo, unitamente ai fratelli di Iavarazzo Mario, che conosco per Francesco e Michele,  prevalentemente del servizio stampa.

Ritiravo del materiale pubblicitario consistente in stampe ( manifesti e volantini) presso la sede della SPRINT ITALIA ubicata in Torre Annunziata alla via Bottaro e la consegnavo presso la PUBBLIONE per le successive affissioni. Ho avuto modo di incontrare nuovamente Iavarazzo Mario circa dieci giorni fa in Villa Literno presso i locali della ITALSTAMPA ove è solito intrattenersi con tale MIMMO FERRARO e tale GENNARO ESPOSITO per questioni a me sconosciute.

Non gestisco impianti con Iavarazzo Mario e fratelli e sono solito incontrarlo presso la ITALSTAMPA ove mi reco per effettuare stampe di soli volantini.

In atto gestisco cinque impianti di cui due delle dimensioni 4×3 e due delle dimensioni 6×3, rispettivamente ubicati in Frignano via Limitone, via generale Magliulo angolo via A. Lincoln, Casaluce via provinciale Casaluce Teverola ( recanti targhetta M.A. comunication) , San Marcellino corso Europa nei pressi del bar Martiniello sempre recanti targhetta M.A. comunication. Detta ditta ( unipersonale ) fa capo a mio padre Manno Giuseppe ed in atto mi appoggio per le sole affissioni e richieste di autorizzazione. “