CAMORRA. Venduta la pen drive del boss Michele Zagaria. Poliziotto a giudizio

29 Maggio 2019 - 17:17

CASAPESENNA – E’ stato rinviato a giudizio, al termine dell’udienza preliminare dinanzi gup Mancino del tribunale di Napoli, il poliziotto Oscar Vesevo, colui che partecipò all’arresto del super latitante dei Casalesi Michele Zagaria. E’ accusato di peculato e truffa “per aver venduto”, secondo la Dda di Napoli, la pen drive che il boss latitante all’epoca nascondeva nel suo covo di via Mascagni a Casapesenna dove fu arrestato il 7 dicembre del 2011. Vesevo deve rispondere anche di altri reati: peculato, corruzione ed accesso abusivo ai sistemi informativi aggravati dall’articolo 7 in seguito all’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia. Il processo è stato fissato per il 13 ottobre prossimo dinanzi al tribunale di Napoli Nord. Il poliziotto è difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli. Parte civile in questo processo per altre truffe effettuate dal poliziotto l’avvocato Vittorio Giaquinto