CAPUA AL BALLOTTAGGIO. Tutti corteggiano Roberto Caiazzo. Ma se vuole rimanere nei 5 Stelle non può accettare le poltrone che gli offrono
5 Giugno 2019 - 19:13
CAPUA (l.v.r.) – Mancano 4 giorni al ballottaggio tra i due candidati, Angelo Di Rienzo e Luca Branco, un tempo davvero limitato per apparentamenti last minute in vista del voto di domenica.
Sulla riva sinistra del Volturno, ancora ci si mangia le mani per quei 15 voti che avrebbero dato la maggioranza del consiglio comunale alle liste di supporto al candidato Branco. Ed è proprio questa vicinanza alla magica quota del 50%+1 che fa ritenere non fruttuosa la scelta di un apparentamento al secondo turno. I candidati delle liste a sinistra l’hanno detto in tutte le salse: “Così partiamo, così finiamo“, chiudendo già all’inizio della campagna elettorale la possibilità di unioni civiche al ballottaggio. E dopo il risultato positivo, ma non positivissimo, del primo turno, un apparentamento sarebbe stato un errore politicamente madornale. Legarsi ad altre liste e ad altre candidati avrebbe creato malumori e dissapori tra chi, inevitabilmente, sarebbe stato fatto fuori per far entrare gli “apparentati”. Anche se, come reso noto dal candidato del M5S al consesso comunale Giovanni
Guarino, ha urlato allo scandalo visto che il meeting tra i due sarebbe avvenuto nonostante “quanto era stato deliberato nell’assemblea tenuta il giorno prima, alla quale ero presente anche io“. Se gli uomini di Branco non negano l’incontro, scuotono il capo quando si chiedono lumi sulla possibilità, in caso di vittoria del centrosinistra, di un secondo posto per il MoVimento a Margherita Russo.
Il centrodestra, numeri alla mano, ha bisogno di un recupero importante. Ed è proprio per questo che Angelo Di Rienzo ha proposto a Caiazzo la carica di presidente del consiglio comunale. Un’offerta “importante, per rispetto alla volontà popolare“, così come ha dichiarato lo stesso capo dell’alleanza del centrodestra. Caiazzo ufficialmente non ha risposto, anche perché, tecnicamente, la soluzione è intrinseca nella “Legge delle Stelle”.
Come viene stabilito dal regolamento dei M5S, non è possibile alcun apparentamento, né al ballottaggio, né al primo turno. I grillini, finché lo statuto non cambierà, corrono da soli. E quindi la proposta a Caiazzo è, tecnicamente, irrealizzabile. L’unico modo in cui il candidato a 5 Stelle può accettare la proposta per la Presidenza del parlamentino, sarebbe staccarsi ufficialmente dal Movimento. Solo in maniera personale potrebbe supportare la candidatura per Di Rienzo (e accettare il posto in sala), passando, quindi, nell’ipotetica maggioranza del centrodestra.