CAPUA ALLE ELEZIONI. Brogna saluta e Di Rienzo (protetto da Marco Ricci) presto lo imiterà
17 Aprile 2019 - 15:28
CAPUA – Quando un’amministrazione comunale decade, morendo prima del suo decorso naturale, può aprirsi uno spazio politico all’interno della città, nel quale vecchi lupi di mare navigati e nuove leve della politica possono inserirsi. Chi ha deciso di lasciare il “campo di battaglia” è Fernando Brogna. L’avvocato capuano ha da poco dichiarato il suo dietrofront ad una sua candidatura come primo cittadino, definendosi indisponibile al ruolo di candidato sindaco del centrodestra, promettendo “impegno da privato cittadino” nel contribuire al futuro di Capua.
Questa descrizione può calzare bel racconto di Capua, che sta attendendo il 26 maggio, giorno della tornata elettorale amministrativa (ed europea) con trepidazione. Anche se in molti già puntano al 9 giugno, data del probabilissimo ballottaggio.
In questo spazio di manovra, allargatosi anche a causa delle vicissitudini che hanno colpito l’ex sindaco Carmine Antropoli, che è pur vero non avesse più carica ma si sa che in una città il “peso elettorale” non si misura solo con il proprio nome su una lista, potrebbe inserirsi un nome nuovo, molto noto in città. Parliamo di Raffaele D’Ambrosio, 60 anni, colonnello dell’esercito italiano in pensione. Nato a Casagiove, sposato e con due figli, è stato a capo del 47° Reggimento Volontari “Ferrara”, è stato anche vice comandante del Raggruppamento Unità Addestrative che dalla sede di Viterbo si è spostato proprio a Capua pochi anni fa. Un nome che anche ai capuani D.O.C. non dice nulla o quasi nulla, però, attenzione, l’esperienza ci dice che, in questi giorni che separano del termine della presentazione delle liste saltano fuori ipotesi funzionali alla necessità di mettere insieme le componenti, più delle volte rissose, della coalizione. In pratica, il nome più è debole, più ha possibilità di essere scelto. Siccome l’architetto Angelo De Rienzo ha un timbro in mezzo alla fronte con le insegne, non certo entusiasmanti al di là dei voti che ha a disposizione, del maresciallo della Guardia di Finanza Marco Ricci, ciò non potrà mai stare bene, che ha subito a sua volta un veto in quanto eccessivamente caratterizzato come anti-Ricci e a tutti coloro che non applaudono quando la Fiamma Gialla passeggia tra piazza dei Giudici e dintorni. Magari fra tre ore questo D’Ambrosio sarà superato ma alle 16 del 17 aprile, il suo nome va in giro.