CAPUA. L’INCREDIBILE VIDEO. Da gringo alla vaccinara, Carmine Zenga, marito della vice sindaca è il nuovo Comandante dei vigili urbani. In stile “oggi le comiche” li insegue ad una sola mano con lo scooter

23 Gennaio 2024 - 18:29

Gli impartisce ordini per disciplinare il traffico, senza pensare (eh già pensare, bella parola) che magari quell’equipaggio, il quale intimiditosi addirittura alla fuga potesse aver ricevuto un diverso ordine di servizio. Ma ormai, questa situazione degli Zenga è diventata insostenibile e Capua ci sta facendo una pessima figura. Ma sentite questo come parla, sembra reduce da un saloon

CAPUA (Gianluigi Guarino) – Carmine Zenga è un uomo. Nel senso che appartiene al genere maschile. Su questo non c’è dubbio e per citare un’antica canzone goliardica di origine anglosassone “Nessuno lo può negar

Ma quella stessa canzone conteneva un verso precedente con un nome scelto a piacimento, quello di un festeggiato pro tempore , da stupire con una sorpresa e l’espressione “.…è un bravo ragazzo“. E allora, “se nessuno può negare” che Carmine Zenga sia un maschio, abbiamo detto maschio e nulla più, non è possibile completare, sul suo soggetto, l’antico verso goliardico. Perché, Carmine Zenga dimostra, anche in questa circostanza, di non essere un bravo ragazzo.

Il video che potete guardare in calce a questo articolo lo racconta in una maniera che, in qualsiasi altro posto, gli sarebbe costato una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e per interruzione di un pubblico servizio.

Purtroppo, siccome siamo in uno dei posti più arretrati del mappamondo terrestre, invece di scappare lui davanti ai vigili urbani, invece di essere identificato per quello che dice e per quello che fa, capita che siano i vigili urbani a scappare davanti a lui in una sorta di mondo al contrario. E lui, fiero di aver messo in fuga un’auto delle forze dell’ordine, con una mano sul manubrio dello scooter e un’altra mano impegnata a sostenere uno smartphone in modo da riprendere la scena, come se si trattasse di qualcosa di cui vantarsi, insegue per un lungo tratto di strada l’auto dei vigili la quale, ingloriosamente e compiendo un errore tecnico-giuridico scappa, alzando bandiera bianca al cospetto di un atto di arroganza, di fronte alle urla emesse dallo Zenga.

Il cittadino Carmine Zenga avrebbe avuto tutto il diritto di guardare, magari anche di filmare quello che stava vedendo, cioè la relazione tra una coda di autoveicoli, sviluppatasi nei pressi del plesso elementare di via Brezza e quell’auto dei vigili ferma con il suo equipaggio a bordo. Ora, al di là di questo tono da gringo alla vaccinara, le riprese video di un cittadino che intende denunciare quella che ritiene un’ inadempienza dei vigili urbani si fanno in condizioni di sicurezza e senza violare il codice della strada, come, invece, ha fatto lui, imbastendo addirittura un surreale inseguimento con una sola mano a controllare i movimenti del proprio scooter. Per questo motivo andrebbe sanzionato, immediatamente, con la durezza di una contravvenzione pecuniariamente importante con la conseguente riduzione dei punti sulla sua patente.

Il cittadino Carmine Zenga avrebbe avuto tutto il diritto di scrivere un post sul proprio rinnovato profilo Facebook, comparso all’indomani del nostro articolo sulle stranezze di un altro profilo, recante l’intestazione del figlio minorenne (CLIKKA E LEGGI) affermando tutto il male del mondo di quell’equipaggio dei vigili che secondo lui stava lavorando male per Capua.

Il cittadino Carmine Zenga avrebbe avuto tutto il diritto, dopo aver chiesto regolare autorizzazione agli uffici del Comune ed eventualmente anche agli uffici dei carabinieri e del commissariato di polizia, di salire su un “bancariello” e di tenere un comizio al centro di piazza dei Giudici, affermando quello che gli pare, sotto al sua responsabilità sul modo con cui lavorano i vigili urbani o certi vigili urbani in quel di Capua.

Quello che, al contrario, il cittadino Carmine Zenga non può fare è apostrofare con tono minaccioso, – perchè quello è un tono minaccioso – due vigili urbani in servizio presso il comando di Capua. A meno che non ci siamo persi qualcosa e la famiglia Giacobone-Buglione – Zenga, oltre ad esprimere il vice sindaco, nonchè assessore ai servizi sociali e, udite udite, alla pubblica istruzione (bell’esempio che da ai ragazzi-studenti capuani il marito della vice sindaca, nonchè professoressa Marisa Giacobone) non si siano appropriati anche della carica di comandante dei vigili urbani. Tutto è possibile. Magari, ce lo può dire il sindaco Villani se ci siamo persi qualcosa e se Carmine Zenga è stato nominato nuovo comandante dei vigili.

Ordini categorici: “Dovete vedere il traffico”. E ancora; “devi vedere il traffico, vi pagano per questo”, magari Carmine Zenga ci ha anche indovinato. E magari i due vigili hanno anche sbagliato a non parcheggiare l’auto e a non scendere da questa per rendere più fluida la circolazione ma è anche possibile, anzi è probabile che questo equipaggio avesse, ad inizio del proprio turno, ricevuto un ordine di servizio, l’indicazione su una o più modalità di azione che non prevedeva la gestione del traffico veicolare ma altre mansioni. Per cui, quando Carmine Zenga afferma che “i vigili nuovi devono dirigere il traffico” in pratica sostituisce il Comandante dei vigili Carlo Ventriglia, in quanto è lui e non Ventriglia a impartire l’ordine di servizio

E se queste parole, caro sindaco Adolfo Villani, escono dalla bocca non di un semplice cittadino, ma da quella del marito del vice sindaco Marisa Giacobone, il fatto è molto serio. Zenga, con questi atteggiamenti, continua ad arrecar danno a sua moglie muovendosi insieme al fratello da vera e proprio scheggia impazzita. Non può, infatti, esser definito diversamente uno che essendo il marito della vice sindaca inscena uno spassoso ma anche pericoloso inseguimento durante il quale filma, conducendo lo scooter con una sola mano e dunque contravvenendo pesantemente alle norme del codice della strada, continuando a declamare, ad altissima cifra di decibel, contestazione all’indirizzo dei vigili in fuga,

Ma il comportamento e l’atteggiamento di di Carmine Zenga non sono pericolosi solo per lui stesso e per sua moglie Marisa Giacobone, ma lo sono anche per Lei, sindaco Villani, che prima di indossare quella fascia aveva una reputazione.

Per cui chiedere alla vice sindaca di rassegnare le dimissioni o chiederle di scegliere tra appartenere ad un governo di una città importante come Capua e continuare ad essere la moglie di un gringo scatenato, non solo è lecito, non solo è legittimo ma, a questo punto, alla luce di questo ennesimo episodio, è assolutamente doveroso.