CAPUA. Scoppia il caso delle autofficine illegali. Molte segnalazioni per una del rione “Pierrel”. Ma se i vigili urbani controllano…

2 Aprile 2023 - 13:41

Naturalmente chiunque volesse dire qualcosa o precisare intorno ai contenuti di questo articolo, noi siamo qui pienamente a disposizione per pubblicare integralmente scritti ed eventuali precisazioni

CAPUA – Sgombriamo subito il campo da ogni tipo di forzatura interpretativa di quello che scriveremo: se l’autofficina, di cui abbiamo ricevuto segnalazione, che si trova nel popoloso quartiere Iacp inserita nella più ampia area residenziale prospiciente alla Pierrel, è in regola con ogni norma che disciplina la presenza e la possibilità di esercizio di questo tipo di attività, a noi fa piacere. Eventualmente lo ritenesse, dunque, siamo a disposizione di chiunque volesse replicare o precisare rispetto a questo nostro articolo.

Se affrontiamo la questione non è solamente perché abbiamo ricevuto più di una segnalazione in proposito, ma perché, in relazione ad esse la nostra mente è tornata ad alcune notizie risultate poi vere in base a nostri precisi riscontri, sulla chiusura o su provvedimenti sanzionatori a carico di attività simili o addirittura uguali a quelle dell’autofficina dell’area Iacp, per effetto di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, anche frutto di interventi di controllo da parte dei vigili urbani di Capua.

E’ successo, giusto per citare qualche esempio in via Martiri di Nassiriya e anche nel Rione Risorgimento.

E’ noto, infatti, che la normativa, riguardante soprattutto l’impatto ambientale di queste attività è molto severa riguardo le prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera, di trattamento e smaltimento di una particolarissima categoria di rifiuti, ad esempio batterie, e altri rimasugli di attività svolte sui motori degli autoveicoli. Non ne parliamo, poi dopo, della normativa sul trattamento degli oli esausti che realmente necessita di una attenzione particolarissima dei titolari e dei dipendenti della autofficine per evitare che questi agenti, altamente inquinanti, possano spargere veleni nei terreni e per evitare che vengano, come spesso purtroppo capita, letteralmente gettati negli scarichi pubblici delle acque reflue.

Se dovessimo dar credito, senza effettuare alcun riscontro, al contenuto delle segnalazioni ricevute sull’autofficina del rione Iacp, dovremmo concludere che quasi nessuna di queste prescrizioni venga rispettata.

Ma noi il riscontro non lo abbiamo fatto. Però, ci risulta difficile pensare che se, come sta capitando realmente, lì ci sono persone e famiglie preoccupate per certe cose che vedono dentro e attorno quell’autofficina, ciò non meriti l’attività di controllo da parte dei vigili urbani di Capua, i quali al contrario, da quelle parti non ci sono transitati nemmeno per sbaglio.

Ribadendo l’invito a chiunque voglia esprimere il proprio punto di vista o dire qualcosa sul contenuto di quest’articolo a palesarsi, formuliamo anche un invito all’Amministrazione Comunale di Capua, al comandante dei vigili urbani Carlo Ventriglia affinchè il trattamento, giustamente riservato agli altri titolari di autofficine che insistevano nel territorio capuano, venga riservato anche a questa attività. Se poi risulterà tutto in ordine, noi faremo un altro articolo in cui affermeremo che le segnalazioni arrivate al nostro giornale erano destituite di ogni fondamento riguardo questa attività, riferibile, a quanto ci risulta, ad un parente di un tecnico coinvolto nella nota inchiesta “The Queen” sui presunti appalti truccati per ottenere finanziamenti dalla Regione anche grazie ai meccanismi corruttivi in opera in un uno degli assessorati di via Santa Lucia.