CASAGIOVE. La proposta di Enzo Melone: “Accendiamo un cero pasquale per le vittime da Coronavirus”

8 Aprile 2020 - 14:29

CASAGIOVE (red.cro.) – Nella qualità di componente del Comitato di Salute Pubblica, costituito da ex Sindaci e dai Parroci della Citta’ di Casagiove, con lo scopo  principale di affiancare  e sostenere, per quanto  possibile, gli Organi istituzionali  attualmente Commissariati, devo sottolineare che sin  dalla costituzione abbiamo incontrato  non poche difficoltà,  per cui non tutto  è  andato sempre per il verso giusto.
In questo momento storico tutti dovevamo  prendere coscienza di essere sulla stessa barca e di dover remare nella stessa direzione.

Eppure, questo era ed e’  il momento della responsabilità. Noi ex Sindaci non potevamo rimanere indifferenti al grido di dolore, che si alzava da tante parti d’Italia e tanto meno potevamo immaginare di essere esclusi persino dalla possibilità di dare un contributo di esperienza alla nostra Comunità. Pertanto, non potevamo rimanere in silenzio davanti a una tragedia immane. Nessuno deve dimenticare che di fronte alla “ TEMPESTA ”, non esistono differenze politiche o distinzioni geografiche, ma solo condivisione e solidarietà, per essere almeno una goccia di spegnimento di questo mostro invisibile che il Covid19.

Per questi motivi, insieme al Dr. D’Angelo Giovanni, indipendentemente dalle nostre idee politiche, abbiamo costituito il Comitato di salute Pubblica, con l’obiettivo di affiancare gli organi istituzionali  nella gestione dell’emergenza. Certamente non per fare politica. Abbiamo anteposto, ognuno di noi, il bene della nostra Citta’, davanti  a tutto e a tutti, come abbiamo sempre dimostrato: un amore totalizzante nel tempo, nelle proprie  competenze e nelle proprie emozioni. E proprio per questo AMORE  verso la nostra Comunità,  abbiamo presentato molte proposte e richieste di intervento sul territorio. Abbiamo chiesto a gran voce di informare quotidianamente la Città, sui rischi, sui numeri dei contagi e sulle misure adottate per combattere questo nemico invisibile, che si è insinuato nelle nostre case, e, soprattutto nei nostri corpi. Abbiamo chiesto che le iniziative sul territorio non fossero  affidate soltanto  a dei singoli, se pur degni di stima, ma ad una regia dell’Ente Comunale, con precise  linee guida. Tuttavia, siamo preoccupati perché ci troviamo davanti ad una emergenza sanitaria che ben presto andra’ ad aggravare  la situazione economica della nostra  Città, con centinaia di famiglie  che vivranno ancor di piu’ il dramma di non riuscire a mettere un piatto in tavola.

Tante sono le storie di grande disagio che abbiamo ascoltato  per telefono. Non auguro mai a nessuno di vedere le  lacrime di tanti padri di famiglia messi in ginocchio da questa emergenza. Di certo, con i fondi stanziati dal Governo per il Comune di Casagiove non si arricchirà nessuno, semmai potremo vedere qualche famiglia in più con un piatto caldo.

In questi giorni così difficili è doveroso rivolgere al Commissario Straordinario, ai Carabinieri di Casagiove, ai Vigili Urbani e alla Protezione Civile un grazie per quello che stanno facendo, in un momento difficile che segnera’ profondamente la nostra comunità. Nulla sara’ come prima. Un pensiero particolare va rivolto ai Sacerdoti della nostra Città, che stanno esprimendo  il volto bello della Chiesa, per il loro sostegno spirituale ,e tante volte economico, a coloro che si trovano in difficoltà; con  il conforto ai malati e con tante altre forme di accoglienza e assistenza. A loro voglio chiedere: abbiamo chiuso i cimiteri per ragioni sanitarie e non si possono accompagnare  neanche i nostri cari defunti nell’ultimo viaggio. Certamente è un dolore per tutti noi, non poter andare al Cimitero. Per questo  voglio chiedere ai Sacerdoti e in modo particolare a Don Stefano Giaquinto, Parroco della Chiesa Madre di San Michele, di collocare all’ingresso del Cimitero un Cero PASQUALE, come tributo della nostra Comunità a tutti defunti ed a tutte le vittime del COVID-19.