CASAPESENNA. I capitali dei Casalesi per il gioco d’azzardo nel Modenese. Processo per 72
12 Luglio 2021 - 20:41
CASAPESENNA/CASAL DI PRINCIPE – Nel corso dell’ultima udienza nel processo sul monopolio del gioco d’azzardo dei Casalesi nel modenese, è stato ascoltato un ufficiale dell’Arma che ha spiegato al collegio presieduto dal giudice Francesco Rugarli, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, le risultanze investigative fornendo chiarimenti riguardo alle posizioni di alcuni imputati. Si torna in aula ad ottobre per il prosieguo dell’istruttoria.
A processo 72 persone coinvolte a vario titolo nella maxi inchiesta sul reinvestimento di capitali illeciti nel modenese da parte del gruppo Schiavone. Due i settori di interesse del clan: quello immobiliare, con la realizzazione di un complesso immobiliare a San Martino di Secchia, nel comune di San Prospero, e quello del gioco d’azzardo sia attraverso la gestione delle bische clandestine sia nella gestione del gioco “legale”, tra scommesse sportive online e sale slot. Nel corso del processo è stato già escusso Nicola Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan ed oggi collaboratore di giustizia, che proprio nel modenese ha mosso i primi passi negli “affari di famiglia”.