CASERTA ALLE ELEZIONI Per Carlo Marino il disastro del bilancio, il disastro dei dissesti è tutta colpa degli altri. Zinzi: “Ora basta, vi spieghiamo tutti i guai che questo governo ha combinato con il rischio del terzo dissesto”

10 Agosto 2021 - 18:53

Nel primo pomeriggio la sortita del sindaco uscente, pochi minuti fa la replica del suo principale competitor

 

 

 

CASERTA (g.g.) Naturalmente non ci inseriremo nel dibattito elettorale fra Carlo Marino e Gianpiero Zinzi sulla questione dei conti del Comune di Caserta.  Ovviamente non ci inseriremo oggi, lasciando spazio ai candidati. Lo faremo, però e pesantemente, nei prossimi giorni perché l’eredità di Casertace non può essere dispersa. Un’eredità di studio, di lavoro, di centinaia e centinaia di documenti di bilancio pubblicati che hanno dimostrato inconfutabilmente il disastro di una gestione fondata, a differenza di quello che Marino sostiene, sul disprezzo del pubblico denaro e sull’utilizzo dello stesso finalizzato sempre e comunque ad alimentare la mangiatoia, ad alimentare le rendite clientelari.

Lo abbiamo scritto, lo abbiamo dimostrato, lo scriveremo e lo dimostreremo ancora. Detto questo, ci limitiamo per oggi a prendere atto che Marino è ritornato a parlare dell’avanzo di competenza di 24 milioni di euro, con una sopravvivenza di cassa di 30 milioni, quando noi abbiamo dimostrato più volte che si tratta di valori meramente apparenti e che sono letteralmente subissati dalle cambiali che il Comune, l’amministrazione Marino hanno contratto in questi anni e che creeranno le condizioni certe per un terzo dissesto. Ovviamente il sindaco parla della chiusura ufficiale del conto consuntivo, ma non dice niente sul fatto che al momento il Comune non ha ancora approvato il bilancio di previsione, con quei “fresconi” della Prefettura che non sappiamo ancora se hanno già spedito la diffida oppure no. Ugualmente siamo intervenuti sulla questione del cosiddetto “risanamento vero” realizzato grazie al provvedimento del Governo a sostegno dei Comuni. Anche in questo caso abbiamo dimostrato ampiamente che si tratta di una situazione assolutamente virtuale e non reale. Per il resto Marino giustifica il mancato inserimento del debito di 18 milioni del Fal (Fondo anticipazione liquidità) che comunque il Comune dovrà restituire, a dimostrazione di quanta pericolosa creatività c’è in tutto questo.

Il resto, diciamo, è roba convenzionale: “Il commento che mi verrebbe da fare – scrive Marino – è che c’è poco da risanare dopo i disastri creati dal centrodestra”. Anche qui facciamo fatica a non rielaborare tutti i dati con cui abbiamo dimostrato, documenti alla mano, che i disavanzi e le posizioni debitorie del Comune di Caserta sono nettamente peggiorate finanche rispetto al periodo di Del Gaudio. “Il dato vero – continua Marino utilizzando una locuzione oramai rituale, molto cara al suo amico Stefano Graziano – è che in questi anni il centrosinistra ha risanato i conti e l’ultimo consuntivo ha certificato quei numeri che ho già indicato. Abbiamo aperto una strada maestra, tracciata anche grazie ai finanziamenti che siamo stati bravi a intercettare. Mi riferisco ai Pics ai bandi per le periferie, alla manutenzione delle strade, scuole e Masterplan della Reggia e agli interventi per il quartiere Acquaviva. E’ difficile spendere bene quando si ha un Comune con i conti in rosso, ma siamo riusciti a farlo – ha ribadito Marino su facebook – e presto ci aiuterà molto il decreto semplificazione perché potremo assumere personale a tempo determinato e nel 2023 fare quelle assunzioni a cui accennavamo prima”.

Ma a Marino fa immediatamente eco Gianpiero Zinzi per il quale è anche semplice, tutto sommato, rintuzzare le tesi espresse in maniera così facilona e generica dal sindaco. “E’ il momento di iniziare a raccontare i fatti per come stanno e sicuramente la situazione finanziaria del Comune di Caserta non è bella così come si vuole far credere – Zinzi focalizza l’attenzione sullo stato finanziario di Palazzo Castropignano, che lo ha spinto a chiedere un impegno concreto, il ‘Salva Caserta’, ai leader nazionali dei partiti di riferimento della coalizione che lo sostiene -. Quando sento parlare di risanamento dei conti rabbrividisco – afferma -. Perché oltre al danno di una città ferma e completamente nel degrado, siamo costretti a sorbirci la beffa di una situazione finanziaria tutt’altro che positiva. Il Comune di Caserta non ha ottenuto i finanziamenti a fondo perduto, così come previsti dal decreto Sostegni bis del governo Draghi, perché il disavanzo è stato ‘occultato’ nel Consuntivo. Un atto nel quale si è deciso deliberatamente di non inserire a debito i 18 milioni del Fal, il Fondo di anticipo liquidità, che il Comune di Caserta dovrà comunque restituire. Il motivo? Strettamente politico, per far sembrare che i conti dell’Ente siano risanati a poche settimane dal voto. Ma non è così: ed è bene che i casertani ne siano al corrente. Di questo passo il rischio del terzo dissesto è molto forte. Quando arriveremo alla guida del Comune di Caserta – conclude Zinzi -, la prima azione che faremo sarà quella di ristabilire la verità, chiedendo anche una verifica di questi atti al Ministero e alla Corte dei Conti. Lo avrebbero dovuto fare gli attuali amministratori, ma hanno preferito non farlo. Un errore che rischiano di pagare, ancora, i cittadini. Noi invece lo faremo per far venire i nodi al pettine. La verità emergerà ed ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”.