CASERTA cala il tris d’assi al David di Donatello. Francesco Piccolo, Pietro Marcello e Mario Tronco portano a casa la statuetta
9 Maggio 2020 - 16:31
REGIONALE – La Campania, ma soprattutto Caserta, grandi protagoniste della 65° edizione edizione del premio cinematografico David di Donatello 2020, condotta da Carlo Conti senza il pubblico in sala e con gli artisti in collegamento. Numerose infatti le statuette conquistate dai campani.
Da sottolineare soprattutto la vittoria di tre casertani, che, grazie al loro lavoro, hanno contribuito a portare in alto il nome e l’immagine della nostra città in Italia e nel mondo.
Francesco Piccolo ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura de “Il traditore”, realizzata insieme a Marco Bellocchio, Valia Santella e Ludovica Rampoldi. Aveva già ottenuto 8 nomination in passato e 2 David, uno per “La prima cosa bella” del 2010 e uno per “Il capitale umano” del 2014. Inoltre, come scrittore, aveva vinto il Premio Strega 2014 con il libro “Il desiderio di essere come tutti”.
Una statuetta anche per Pietro Marcello, che con Maurizio Braucci ha realizzato la miglior sceneggiatura non originale di Martin Eden. Era stato già insignito di una statuetta nel 2010 per il documentario “La bocca del lupo”.
Allori anche per Mario Tronco, che ha diretto il musical “Il flauto magico di piazza Vittorio”.
Miglior sceneggiatura Non Originale per il film “Martin Eden“, ispirato all’omonimo romanzo di Jack London e ambientato a Napoli. Premiati i partenopei Pietro Marcello e Maurizio Braucci.
Valeria Golino vince il titolo di miglior attrice non protagonista per il film “5 è il numero perfetto” che racconta una Napoli inedita e noir. “Selfie” di Agostino Ferrente ha vinto il premio per il miglior documentario’ con un docufilm interamente girato con un cellulare e che racconta la vita dei giovani al Rione Traiano, il quartiere di Davide Bifolco.